
Si piega ma non spezza la Carrarese di Alessandro Dal Canto. E’ anche capace di riemergere dai flutti di un mare in burrasca e portare via da Ancona un pareggio che sembrava impossibile da raggiungere dopo l’uno-due subito nel primo quarto d’ora. Viene da chiedere, però, se alla fine in casa azzurra prevalgano più la soddisfazione o il rimpianto visto che al 91’ la squadra era avanti 3 a 2. "Il bicchiere è mezzo pieno – chiarisce il tecnico a fine partita – C’è stato un inizio in cui siamo andati sotto pesantemente con due gol presi nei primi minuti. È pur vero, però, che dopo abbiamo tenuto il pallino del gioco e siamo rientrati in gara. Abbiamo avuto la bravura di riuscire a pareggiare già nel primo tempo. Nella ripresa non siamo rientrati benissimo in alcune parti del campo e poi in alcuni interpreti. Nella seconda parte di gara abbiamo giocato a ritmi un po’ più bassi ma ci sta perché recuperare un doppio svantaggio non è mai semplice e ne paghi il prezzo dal punto di vista delle energie psico-fisiche e nervose. La forza e la personalità non ci sono mancate – continua la sua disamina Dal Canto - anche se all’ultimo è successo un po’ il contrario di quanto accaduto a Gubbio quando, invece, avevamo portato a casa la partita. Devo dire che stavolta difensivamente non abbiamo disputato una gara importante perché siamo andati in difficoltà contro i loro avanti e comunque abbiamo concesso molte, troppe, occasioni per pensare di ottenere il massimo". Un ultimo pensiero il mister lo rivolge a Niccolò Giannetti che ha subito un grave infortunio. La prima diagnosi parla di una lussazione alla caviglia sinistra con frattura che è stata ridotta. "Mi dispiace tantissimo per Niccolò (nella foto a terra dopo l’infortunio) a cui facciamo un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione. Si è capito subito che era una cosa serie. Aspettiamo di avere un quadro diagnostico chiaro ma per lui la stagione si è conclusa anzitempo".