Zeri (Massa Carrara), 8 agosto 2024 – Sono cinque i casi “peste suina africana” riscontrati in Toscana. Sono tutti in area boschiva e tutti, curiosamente, nel comune montano di Zeri (Massa Carrara) in Lunigiana, al confine con la Liguria. È quanto riferisce la Regione Toscana, specificando che non risulta coinvolto nessun allevamento toscano di suini.
In Toscana dall'1 gennaio ad oggi sono stati analizzati 249 animali selvatici (cinghiali) e 163 animali domestici (suini): tra di essi, sono stati riscontrati 5 casi di Psa, tutti nei cinghiali. La Regione ha attivato le misure previste dalla normativa per il contenimento dei cinghiali: fra queste, il prelievo venatorio in selezione tutto l'anno su tutto il territorio cacciabile, il prelievo in braccata (caccia tradizionale toscana) per quattro mesi, novità introdotta con la recente conversione in legge del dl Agricoltura.
Infine, interventi di controllo faunistico sotto il coordinamento della polizia provinciale in tutto il territorio. Anche le aree protette, spiega ancora la Regione, sono state coinvolte nelle attività di depopolamento dei cinghiali presenti sul territorio toscano, tramite interventi mirati di controllo faunistico.