Carrara, ora anche lo yacht è in multiproprietà. Vari armatori per una barca da sogno

I lavori inzieranno a dicembre. La soddisfazione dei due fondatori (marito e moglie) di Floating Life

Andrea Pezzini e Barbara Tambani

Andrea Pezzini e Barbara Tambani

Carrara, 22 giugno 2022 - Alzi la mano chi non conosce le multiproprietà tradizionali, ovvero le ville o le case al mare o in montagna comprate da più persone che dividono tra loro, più o meno equamente, il tempo in cui possono usarlo. Ma se domandiamo chi pensava si potessero fare yacht in multiproprietà, è probabile che di mani se ne alzino poche.

Invece accade proprio così ed accade a Carrara, nel cantiere Baglietto. Perchè la costruzione di “Dream 42“, lo yacht progettato da Andrea Pezzini, fondatore di “Floating Life“, sarà affidata al team di CCN, marchio di proprietà del Gruppo Baglietto. La costruzione inzierà entro la fine dell’anno (si parla di dicembre) e garantirà il lavoro sia ai dipendenti del cantiere che a quelli delle ditte dell’indotto.

Dislocante 42 metri, lo yacht avrà caratteristiche innovative che lo rendono perfetto per la condivisione tra sette armatori diversi, ciascuno dei quali sarà proprietario di una frazione dell’imbarcazione. Per chi non lo sapesse “Floating Life“ è l’azienda boutique fondata da Andrea Pezzini e Barbara Tambani (marito e moglie) che si occupa di servizi nel mondo yachting a 360 gradi.

Il primo a spiegare di cosa si tratta è proprio Pezzini, Ceo di “Floating Life“: "Siamo estremamente soddisfatti di celebrare i 20 anni della nostra attività con questa nuova collaborazione che ci dà lustro e conferma ulteriormente la nostra presenza sul mercato - sottolinea Pezzini".

Ma cerchiamo di capire di quale imbarcazione si tratta. Diciamo che “Dream 42“ è lungo 42 metri con range transoceanico (ovvero è in grado di passare da una costa all’altra dell’Oceano Atlantico). Possiede caratteristiche ideali per essere il primo yacht del nuovo programma di fractional ownership in cui “Floating Life“ vanta un profondo know-how messo a punto in 16 anni di gestione degli yacht Ocean.

In particolare, “Dream 42“ ha potuto collocare l’area motori su un ponte addizionale e questo ha consentito di liberare spazio nell’area ospiti e di creare un corridoio che mette questa zona a diretto contatto con la beach area oltre ad agevolare il servizio dell’equipaggio collegando le due zone. Inoltre, lo spostamento dell’area motori consente di portare tutti i pesi ad un livello inferiore migliorando la stabilità della nave e di corredare la stessa di un’area tecnica da adibire, per esempio, a lavanderia.

Inutile, ovviamente, chiedere notizie degli armatori. Sul loro nome cala il riserbo più assoluto. Possiamo però rivelare che attualmente sono tre quelli che hanno aderito al programma di Fractional ownership proposto su “DREAM 42“ e in via di definizione vi sono contratti con ulteriori clienti. Un’altra particolarità di “Dream 42“ è quella di disporre di ben sei diverse aree esterne, nella parte anteriore e posteriore dello yacht, su ponti differenti. Ciò significa che con tutti i 12 ospiti consentiti a bordo, per esempio sei coppie, ciascuna potrà godere della propria intimità in un suo spazio completamente privato.

La disposizione degli interni prevede 7 cabine, progettate con spazi versatili e con la massima flessibilità di conformazione: un bel vantaggio anche per il mercato del charter. Tra gli accordi tra le due parti c’è anche la quotazione per la futura costruzione delle altre 3 barche della serie FL Anniversary.

«Floating Life e CCN (divisione del Gruppo Baglietto) rappresentano due eccellenze del settore e il poter offrire ai nostri clienti la qualità costruttiva di questo cantiere è per noi fonte di grande orgoglio ma anche un ulteriore motivo per sottolineare l’attenzione che riserviamo ai nostri armatori nel proporre prodotti e servizi sempre di alto livello - conclude Filippo Rossi, CCO di Floating Life".