Sereni Orizzonti, Snalv Confsal: "Milioni di euro sottratti ai dipendenti toscani"

Il sindacato annuncia l'incontro stragiudiziale con l'azienda dopo la sentenza del Tribunale di Massa Carrara: "Applicazione del contratto Anaste ed erogazione degli arretrati"

Una delle Rsa gestite da Sereni Orizzonti in Toscana in provincia di Massa Carrara

Una delle Rsa gestite da Sereni Orizzonti in Toscana in provincia di Massa Carrara

Massa Carrara, 5 dicembre 2023. Dopo la sentenza di ottobre del Tribunale di Massa Carrara che aveva ordinato l’applicazione ai dipendenti della Sereni Orizzonti, il sindacato Snalv Confsal annuncia che questo giovedì 7 si terrà un incontro tra l’azienda e la rappresentanza sindacale nella sede nazionale del sindacato a Roma, volta a concretizzare la decisione del giudice per i dipendenti toscani della società.

“Negli scorsi mesi, Snalv Confsal ha denunciato a tutte le autorità competenti il vergognoso operato di Sereni Orizzonti nei confronti dei propri dipendenti toscani – tuona il sindacato autonomo –. Grazie alla complicità di Cgil e Cisl, con cui l’azienda aveva trovato un accordo capestro a totale svantaggio dei lavoratori, Sereni Orizzonti non ha mai erogato gli aumenti di stipendio previsti dal Contratto Anaste. Soltanto in Toscana, la multinazionale delle Rsa conta più di 330 dipendenti: pertanto, la mancata erogazione degli aumenti ha consentito, negli ultimi anni, di risparmiare milioni di euro tra retribuzione e contributi, procurando un enorme danno ai lavoratori. L’azienda si era anche accordata con Cgil e Cisl per sanare gli arretrati, erogando la modica cifra di 150 euro (a fronte di migliaia di euro maturati dai singoli dipendenti), valida a tacitare qualsiasi pretesa dei lavoratori”.

“Snalv Confsal non si è mai arreso, nonostante l’ostilità anche degli altri sindacati e ha portato l’azienda in Tribunale – rincara la dose la sigla –. Al momento, già il Giudice del Lavoro di Massa Carrara ha decretato il trattamento discriminatorio dell’azienda nei confronti del sindacato, ordinando l’applicazione del contratto Anaste e l’erogazione degli arretrati. Le parti, adesso, proveranno a trovare una risoluzione stragiudiziale alla vicenda, stante anche la disponibilità dell’azienda (dichiarata, al momento, soltanto a voce) a trovare un accordo che compensi le gravi perdite subite dai lavoratori”.