Scommessa milionaria, la Sanlorenzo rilancia: "Un polo di eccellenza nell’area ex Dalmine"

Nello stabilimento apuano 40 ditte in appalto con circa 600 lavoratori. E’ il più grande d’Europa per i semilavorati in materiale di composito. "Lo stato di degrado non aiuta ad attrarre imprese e investimenti"

Tommaso Vincenzi, presidente della Business Unit Yacht del gruppo Sanlorenzo

Tommaso Vincenzi, presidente della Business Unit Yacht del gruppo Sanlorenzo

Massa Carrara, 19 dicembre 2023 – Una terra dalle grandi potenzialità per la nautica, ed è qui che ha deciso di insediarsi con una sede operativa una delle aziende più importanti del settore a livello mondiale. Stiamo parlando di Sanlorenzo, cantieri navali di prestigio, una ‘boutique’ in cui ogni yacht viene progettato, lavorato e rifinito in base ai desideri e alle richieste di ogni singolo cliente. La costa apuana rappresenta un importante asse di sviluppo dove Sanlorenzo ha intenzione di investire ancora decine di milioni di euro: lo conferma il presidente della Business Unit Yacht, Tommaso Vincenzi, evidenziando i numeri da record della società.

Quante aziende operano per il vostro indotto in provincia e quale il giro di affari?

"Nello stabilimento di Massa operano circa 40 ditte in appalto, con un numero indicativo di 600 lavoratori totali. E’ il più grande d’Europa per la produzione di semilavorati in materiale di composito in ambito nautico, ovvero le ‘scocche’ di scafo, coperta e sovrastruttura che costituiscono le parti strutturali dello yacht".

L’investimento sulla ex Barsanti Macchine è operativo? Quali le produzioni svolte all’interno ? "L’investimento per la riconversione delle officine meccaniche in una moderna infrastruttura per la lavorazione del materiale composito è stato completato ed è operativo. All’interno dello stabilimento vengono realizzati i semilavorati costituenti le scocche degli yacht in materiale composito per tutta la Business Unit Yacht. Le stesse, una volta completate, sono trasferite ai siti di Ameglia e Viareggio per le fasi di allestimento interno ed esterno".

Quali sono tutti gli investimenti realizzati su Massa Carrara e a quanto ammontano?

"Ammontano a circa 30 milioni di euro, tra acquisto delle infrastrutture, ricerca, sviluppo e attrezzature per un totale di 37.000 metri quadrati coperti di superficie produttiva dotata delle più recenti tecnologie per garantire alti standard di qualità della lavorazione nel pieno rispetto delle normative di sicurezza ed ambientali. Si prevedono, come piano di sviluppo futuro, ulteriori investimenti per circa 20 milioni per efficientamento manifatturiero, energetico e tecnologico".

Ci sono ulteriori linee di sviluppo su Massa Carrara? Ritenete che la provincia abbia specifiche potenzialità per la nautica?

"Sanlorenzo ha sempre creduto nel potenziale infrastrutturale dell’area industriale di Massa Carrara ex-Dalmine investendo capitali, creando un polo di eccellenza per lo sviluppo del composito in ambito nautico, unico in Italia e in Europa. L’obiettivo è continuare questo percorso investendo nella direzione della sostenibilità energetica e ambientale, finanziando sviluppo e ricerca con azioni mirate, laboratori, attrezzature, impianti fotovoltaici e con l’inserimento di personale qualificato attraverso una formazione specifica".

Ci sono criticità da superare per essere più competitivi?

"Abbiamo bisogno di una maggior attenzione verso il comparto della nautica, sia sul fronte di accesso al mare nel porto di Marina di Carrara, sia sulla logistica di collegamento tra l’area industriale ed il porto stesso. Chiediamo maggiore supporto e attenzione al distretto industriale, con investimenti mirati su viabilità e rilancio dell’area ex-Dalmine che, a nostro parere, versa in uno stato di degrado che certamente non aiuta ad attrarre imprese ed investimenti. Ciò permetterebbe una maggiore visibilità e attrattiva, con benefici e ricadute positive verso tutta la comunità di Massa Carrara. Sicuramente utile sarebbe aumentare e semplificare il servizio pubblico di trasporti per agevolare le maestranze a raggiungere il distretto industriale oltre a migliorare la disponibilità di parcheggi. Stante la scarsa disponibilità di mano d’opera, ci aiuterebbe una maggiore apertura ed accoglienza verso i lavoratori stranieri viste le grandi opportunità di crescita. Spesso la semplice difficoltà a trovare alloggio diventa uno scoglio all’insediamento di risorse preziose".