Zeri, una pista da sci senza neve. La montagna in cerca di un futuro

Le stazioni invernali studiano proposte turistiche per tutte le stagioni e investono con i ristori dello scorso anno

Zeri, una pista da sci senza neve. La montagna in cerca di un futuro

Zeri, una pista da sci senza neve. La montagna in cerca di un futuro

Poca neve nelle stazioni sciistiche di Cerreto e Zum Zeri e dibattito aperto sulla sostenibilità del turismo invernale. Per fortuna arrivano i ristori ai comprensori sciistici in crisi la scorsa stagione. Un aiuto concreto delle regioni Emilia Romagna e Toscana per compensare le perdite di incassi nelle stazioni dell’Appennino a causa dell’inverno "caldo" dello scorso anno, senza precipitazioni nevose. Un risultato importante a difesa del lavoro attraverso i bandi regionali autorizzati dal Ministero del Turismo per destinare risorse al comparto in difficoltà per la mancanza di neve dell’inverno scorso razionalizzando i ristori dell’emergenza Covid e svincolandone una parte per le imprese dei territori dell’Appennino. Il trend del meteo sarà lo stesso anche quest’anno? Gli operatori incrociano le dita. Le avvisaglie positive si sono fermate ai primi di dicembre con una spolverata bianca che ha consentito di aprire solo i campi scuola e dare il primo colpo di manovella agli impianti di risalita per un primo collaudo dei sistemi. Tutto è finito lì.

Si consola la stazione di Cerreto Laghi che festeggia i 70 anni di attività per tutta la stagione. Ha cominciato l’8 dicembre con un convegno sul ruolo fondamentale del turismo outdoor nelle montagne organizzato dal Parco dell’Appennino, in collaborazione con Turismo Appennino. "Cerreto Laghi è oggi un areale unico, forte di 10 hotel, un campeggio, un palaghiaccio che ha subito importanti aggiornamenti e diversi ristoranti dove si raggiungono punte di 10.000 presenze giornaliere a fronte di un centinaio di soli residenti – commenta Enrico Ferretti, sindaco di Ventasso –. Un comprensorio che nasce come attività sportiva e si apre all’evoluzione del turismo, ma che non dimentica le proprie origini". Anche il presidente del Parco Fausto Giovannelli sottolinea il buon lavoro degli operatori che hanno intrapreso la strada del turismo tutto l’anno: sentieri, i boschi, laghi, funghi e anche la buona cucina per iniziative di turismo esperienziale tutto l’anno. Al Cerreto per ora è aperto il campo scuola dal 23 dicembre grazie all’innevamento artificiale. "Per la stagione sciistica corrente abbiamo deciso mantenere invariati i prezzi degli skipass – spiega Marco Giannarelli di Turismo Appennino –. Una scelta controcorrente rispetto alla maggioranza delle stazioni sciistiche ma vogliamo andare incontro alle esigenze delle famiglie che vedono spese sempre crescenti".

Sperano nell’aiuto del meteo a Zum Zeri: la stazione è pronta a partire, manca solo la risorsa più preziosa. " Purtroppo al momento non ci sono nemmeno le condizioni per sparare la neve con i cannoni a causa delle alte temperature – spiega Maurizio Viaggi, presidente della società no-profit che gestisce la stazione invernale – . Per farlo occorre andare sotto zero e un basso tasso di umidità. Al momento ci accontentiamo dei ristori della Regione Toscana per sostenere i costi della scorsa stagione. Dobbiamo ringraziare per la vicinanza: questi fondi peraltro servono per gli investimenti, perché noi continuiamo ad investire. Abbiamo deciso di costruire una pista artificiale in materiale sintetico che consentirà di sciare tutto l’anno senza neve. Su questo progetto c’è la promessa del finanziamento da parte della Regione Toscana a fine 2024". I tempi per realizzarla? Secondo i tecnici basteranno pochi mesi. Ma intanto il presidente vuole ringraziare gli appassionati che frequentano la stazione anche senza neve, contando sulle eccellenze dell’ambiente, ospitalità e buon cibo. Per tutte le festività sono aperti rifugio, bar, ristorante e albergo. Il Veglione di San Silvestro sarà allietato dall’orchestra Elisir.

Natalino Benacci