REDAZIONE MASSA CARRARA

Vanno in adozione le caprette sequestrate

Facevano parte dell’allevamento degli orrori chiuso dalle forze dell’ordine. Salvate dal Wwf ora possono trovare una nuova casa

Dopo quasi due anni dal sequestro, tredici caprette possono oggi trovare una nuova casa per essere amate e trattate come si deve. Animali che sono stati maltrattati dai precedenti proprietari: un gregge formato da una trentina di capre nane abbandonate a loro stesse in un’area degradata a Massa, vicino al confine con Montignoso. A richiamare l’attenzione su quel che accadeva dentro quel terreno, l’odore nauseabondo di morte e putrefazione che arrivava a decine di metri di distanza. I primi a notarlo alcuni operai che stavano lavorando lungo l’autostrada. Sul posto fu chiamato Gianluca Giannelli, del centro di recupero di animali selvatici e guardia giurata del Wwf. Giunto in zona si trovò davanti una brutta situazione: della trentina di capre lasciate a loro stesse ne erano già morte una ventina: di stenti, di fame e di sete. L’area, come racconta Giannelli, era finita sotto sequestro diversi mesi prima a seguito di un blitz delle forze dell’ordine. Ma le caprette erano rimaste lì. A quel punto Giannelli chiamò in aiuto anche i carabinieri forestali: fu disposto anche il sequestro delle caprette che furono affidate alle cure delle guardie del Wwf.

"Mi occupo di loro da quasi 2 anni – racconta Giannelli – gli porto da mangiare ogni giorno. E proprio oggi è nata una giovane capretta: adesso sono 14 in cerca di casa". La procedura si è sbloccata da pochi giorni, da quando si è chiuso l’iter in Tribunale sul sequestro degli animali che adesso devono essere affidati ad altre persone. "Chiediamo la disponibilità delle persone a prendersi cura di questi animali, ad amarli. Chi è interessato deve fornire tutti i dati da girare al Tribunale di Massa che deciderà se la persona sia idonea o meno ad adottare le caprette. In pochi giorni abbiamo già ricevuto 4 richieste per 2 capre ciascuna. Qualcuna rimarrà con noi al Parco didattico Wwf di Ronchi".

Per chiedere l’affidamento bisogna scrivere una e-mail ad [email protected] indicando il codice stalla rilasciato dall’Asl sanità animali, i dati personali che verranno trasmessi al tribunale per dissequestro e affidamento al richiedente, il numero di capre richieste. E il parco ha riaperto? "Ancora no, da giugno aspettiamo risposte. Si tratta di un lavoro enorme che deriva dalla precedente gestione comunale: ci sono 17 piante gigantesche da abbattere o ridimensionare e ci vogliono dai 30 ai 40mila euro – conclude Giannelli –. In Comune hanno detto che stanno lavorando a una variazione di bilancio. Noi continuiamo a tenere pulito e a lavorare per riaprire il prima possibile".

Francesco Scolaro