REDAZIONE MASSA CARRARA

Upim chiude le serrande, Terranova le riapre

Il marchio di abbigliamento si insedierà nei locali di via Bastione. Il commercio continua a soffrire, ma le domande per i fondi scarseggiano

Nuovo avvicendamento commerciale nel centro di Massa. A quanto si apprende, il grande fondo di via Bastione appena liberato dalla catena Upim sarà presto occupato da Terranova, marchio di abbigliamento per donna, uomo e bambini amatissimo dai giovani. Un cambio di gestione che restituirà un po’ di movimento a una strada che un tempo era un’autentiva via dello shopping, mentre adesso è sempre più silenziosa e desolata.

Upim si era insediata nei due ampi piani nel 2017, subentrando allo storico negozio di abbigliamento Valentino, di proprietà della famiglia Talamoni, punto di riferimento cittadino per due decenni. All’inizio di quest’estate era arrivata la notizia della “ritirata“, che aveva scoraggiato i rappresentanti di categoria e i cittadini, costretti ad assistere a un progressivo spopolamento commerciale del centro. Negli ultimi anni, infatti, ad abbandonare il cuore della città sono state imprese importanti come Sisley, Benetton e MaxMara, ma la crisi ha investito anche e soprattutto le botteghe tipiche e i piccoli negozi. Un declino che parte da lontano e che accomuna i centri storici di quasi tutte le località italiane.

Rispetto al problema, il Comune di Massa ha stanziato da tempo dei contributi a fondo perduto da destinare alle piccole imprese locali. Si tratti di sovvenzioni che arrivano ai 6mila euro per le nuove attività e a 4mila per quelle già esistenti. Il primo bando si è chiuso lo scorso dicembre e ha investito 190mila euro; il secondo, attualmente in via di istruttoria, ha impiegato ulteriori 100mila euro. "Sono somme importanti – spiega l’assessore al commercio di Massa, Paolo Balloni –. Vogliamo fare tutto ciò che è nella nostra possibilità per sostenere i nostri negozi e dare ossigeno al settore. In più, i criteri delle procedure danno la precedenza ad attività tipiche o comunque compatibili con il tessuto in cui sono collocate, al fine di poter realizzare la nostra idea di Massa e rendere il centro più vivibile e appetibile". Per legge, le sovvenzioni non possono riguardare l’intera città. I bandi disposti finora, però, hanno cercato di estendere le zone interessate fino alla periferia, e nel prossimo bando l’amministrazione tenterà di includere anche Marina. "In ogni caso – aggiunge Balloni – finora non siamo riusciti a erogare tutti i fondi disponibili, perché le domande erano meno della disponibilità. Questo è un peccato: le risorse ci sono e vogliamo erogarle. Ci appelliamo perciò ai commercianti perché non tralascino di fare domanda".