
Il teatro sociale accende i riflettori senza giudizio e senza paternalismi con “194”, lo spettacolo che verrà messo in scena oggi alle 21 al Teatro della Rosa di Pontremoli. Chiaro il riferimento della compagnia “I semplici sognaTTori” alla legge del 22 maggio 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza, che ha lo scopo di tutelare la vita, anche delle donne in condizioni critiche o con gravidanze indesiderate. Direttrice dello spettacolo e scrittrice delle sceneggiature è Maurizia Riccobaldi.
"Non vogliamo esprimere opinioni, criticare, lasciare commenti – spiega –, portiamo sul palco storie di donne, narrazioni di persone che si sono trovate in svariate situazioni, dalle più dolci alle più drammatiche. Non diamo mai una risposta su quale sia la scelta che riteniamo giusta, invitiamo il pubblico stesso a mettersi nei panni delle protagoniste che si raccontano e di immedesimarsi nelle sensazioni, paure e sentimenti che possono provare. Nel diritto di scelta, rispettiamo il pensiero di ognuno". L’evento è organizzato dal gruppo Terziario Donna di Confcommercio, che si occupa del fare impresa al femminile, di lavoro e problematiche delle donne in svariati campi.
Uno spettacolo a scopo benefico, non è necessaria la prenotazione, basta recarsi una ventina di minuti prima al botteghino del teatro e acquistare il biglietto sul posto: costa 3 euro e l’incasso sarà tutto devoluto all’associazione spezzina ‘Il Cedro’ che si è occupata dell’accoglienza dei minori della Geo Barents. Sarà anche l’occasione per riscoprire un piccolo tesoro della Lunigiana. "Il Teatro della Rosa – spiega Laura Porcile, gruppo Terziario Donna di Confcommercio – è un gioiello, uno dei pochi teatri all’italiana del territorio. Durante la pandemia questo settore ha subìto una forte crisi, quindi abbiamo pensato di cogliere l’occasione e portare le persone in questa struttura meravigliosa da poco restaurata". Sul palco 5 attrici: la stessa regista Maurizia Riccobaldi, Ariella Leri, Nadia Filosa, Sabrina Menini e Susanna Sturlese. La compagnia “I semplici sognaTTori” ha il più ampio obiettivo di trattare tematiche sociali usando il teatro come strumento di espressione. E le donne sono state al centro di un altro spettacolo, “Processo della Vergogna”, su un caso di stupro e le conseguenze per la vittima.
Ginevra Masciullo