Una piazza per Faber: ok della Sovrintendenza

Da Lucca disco verde per intitolare a Fabrizio De Andrè l’area antistante il Teatro Animosi. "Fu grande amico della nostra città"

Una piazza per Faber. Disco verde della Sovrintendenza di Lucca per intitolare a Fabrizio De André l’’area davanti al teatro Animosi. Piazza De André, già piazza Cesare Battisti: sarà questo ufficialmente il nome dello spazio pubblico di fronte al teatro degli Animosi. Un cambio di denominazione deciso dall’amministrazione con una delibera di giunta lo scorso 27 dicembre e che ora ha ricevuto il definitivo avallo dalla Prefettura. La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente da Massa dopo che anche la Sovrintendenza per i Beni architettonici e il paesaggio di Lucca aveva dato parere favorevole.

"E’ una notizia che ci fa davvero molto piacere, personalmente tengo molto a questa intitolazione perché credo sia un riconoscimento dovuto a un artista che ha sempre avuto un rapporto speciale con la nostra città – dice la sindaca Serena Arrighi -. E’ doveroso, oltre che giusto, che Carrara abbia un luogo pubblico dedicato a Fabrizio De André e ritengo abbia una grande valenza simbolica che questo sia proprio lo spazio di fronte al teatro degli Animosi. Ora che il risultato è raggiunto è nostra intenzione celebrare al meglio l’intitolazione ufficiale di piazza De André con una serie di eventi a lui dedicati. In attesa del taglio del nastro abbiamo già preparato una sorpresa per il compleanno di Faber, il 18 febbraio, di cui presto daremo tutti i dettagli".

L’idea di intitolare una piazza a Fabrizio De André, in virtù di un antico legame fra il più grande poeta del Novecento (così lo definì Fernanda Pivano) e la città è un’iniziativa partita dal basso e sostenuta dai cittadibni e dai tanti amanti del celebre cantaurore genovese che anche nel pubblico cittadino lasciò un ricordo indelebile. Molto per otterne lòa deia è stato fatto da Reinhold Kohl, amico personale di Faber, e Andrea Fusani che tanto si spese per ottenere il riconoscomento insieme ad altri cittadini fra cui Gino Angelo Lattanzi.