REDAZIONE MASSA CARRARA

Una casa per la statua. La vedova dello scultore: "Pensata per Castagnola sta bene alla Rinchiostra"

Ines Berti Guadagnucci: "La sua collocazione attuale è idonea perché vicina al museo di Gigi, nel verde e addossata a un muro. Ma certamente va restaurata al pari di tutto il complesso della villa".

Una casa per la statua. La vedova dello scultore: "Pensata per Castagnola sta bene alla Rinchiostra"

La ’Puppona’ dove la metto? Si è aperto un dibattito in città sull’opera di Gigi Guadagnucci che una volta era in piazza Bertagnini e che attualmente si trova nel parco di Villa della Rinchiostra. Ma la statua non trova pace: sia in città, dove non era ben vista, che al parco, dove resta un po’ abbandonata a se stessa, è stata presa di mira da vandali. Il paese di Bergiola Maggiore, tramite la Pubblica assistenza, sarebbe felice di ospitarla, valorizzarla e accudirla. Sulla questione interviene la vedova del grande artista massese, Ines Berti Guadagnucci.

"Ho seguito con interesse – dice – i diversi interventi sulla proposta di valorizzare con una nuova collocazione la scultura di Gigi Guadagnucci popolarmente detta “la Puppona”. Ovviamente mi fa piacere notare, oltre all’affetto dimostrato dalla comunità di Bergiola, l’interesse per questa opera di Gigi che ha avuto una storia un po’ travagliata, culminata, due anni fa, nell’oltraggio di vandali nel Parco della Rinchiostra, dove era stata infine collocata, ma poi, come tutto il complesso della villa, abbandonata a se stessa. Mi permetto con l’occasione di precisare alcune cose al riguardo grazie anche a dei ricordi personali, a cominciare dal soggetto, che rende omaggio non alle lavandaie del paese natale dello scultore (che è Castagnetola), ma alla tradizione delle “donne acquaiole”. Gigi inoltre l’aveva concepita per essere addossata ad un muro (come risulta evidente dalla lavorazione del retro) e precisamente per il vecchio muro della piazzetta di Castagnola dove furono collocati, in seguito, i ’Coccodrilli’ dello scultore Girolamo Ciulla".

"Gigi, comunque, donata la scultura alla città – precisa la signora Guadagnucci – si adeguò alla volontà dell’amministrazione del sindaco Roberto Pucci, che ritenne di valorizzarla sistemandola in centro città (piazza Bertagnini). La non felice posizione risultò, peraltro, chiara a tutti e quando la scultura fu rimossa per ripararla dopo un danneggiamento, il sindaco Alessandro Volpi pensò alla possibilità di collocarla nella sede ritenuta migliore nel Parco della Rinchiostra, vicino al Museo che nel frattempo era stato realizzato. Ricordo che egli ebbe la cortesia di chiedere il mio parere, benché non obbligatorio, essendo la scultura di proprietà pubblica. Mi espressi favorevolmente, perchè anche a me sembrò (e tuttora mi sembra) che la collocazione fosse ben idonea, perchè l’opera era posizionata, come appunto Gigi l’aveva pensata per Castagnola, addossata ad un muro e inserita in uno spazio verde. E mi sembrò anche appropriata la vicinanza al Museo, così da accostare una delle poche opere schiettamente figurative di Gigi a fronte delle sculture “astratte” presenti nel Museo".

"Purtroppo “La Puppona” – conclude – ha subito la sorte di tutto il complesso della Villa: l’abbandono alla mercé di chiunque, senza custodia o sorveglianza, senza acqua (che dovrebbe uscire dal seno, ndr) e maltrattata dalla maleducazione di qualche incivile frequentatore. Va quindi senza dire che prima di tutto andrebbe fatta ripulire e restaurare da mani esperte, come tutto il complesso della Villa e del Parco, che costituiscono uno degli importanti tesori storici di Massa, incomprensibilmente trascurato negli anni, senza il rispetto dovuto all’unica superstite Villa Cibea di proprietà comunale , e senza cogliere le grandi potenzialità di valorizzazione ambientalistica e culturale".

L.C.