FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

"Un piano dell’arenile valido per vent’anni Ma progettiamo spiagge oggi senza sabbia"

L’amarezza del presidente di Confesercenti Stefano Gazzoli: "Spariti anche i venti milioni per le opere contro l’erosione"

di Francesco Scolaro

Se si prova a cercare un senso al piano dell’arenile per Massa bisogna anche ammettere che a oggi di senso non ne ha. O comunque ne ha ben poco. E il perché lo spiega bene il presidente di Confesercenti, Stefano Gazzoli. "E’ un documento che serve a programmare la costa come sarà nel futuro, per i prossimi 20 anni – dice – . Ma senza sabbia è come parlare del sesso degli angeli. L’arenile senza spiaggia non si può progettare. Non invidio i tecnici: devono progettare qualcosa sperando che la loro visione ‘regga’". Ed è qui il senso di tutto. Per disegnare un piano dell’arenile serve prima di tutto averlo un arenile. Inutile nascondere che a Massa ormai ci sono zone dove per trovare la sabbia bisogna usare una lente di ingrandimento, soprattutto poche centinaia di metri a sud del porto di Marina di Carrara, nella zona delle colonie fino a lambire il centro marinello massese. Ma cominciano a passarsela mare anche nella zona di Ronchi, dove le onde e le mareggiate si spingono fino alla strada e il mare inizia a mancare pure a Poveromo, fino a pochi anni fa isola felice nell’emergenza erosione.

Il punto sta tutto qua: per disegnare un piano dell’arenile che proietti Massa nel futuro bisogna avere la garanzia che la sabbia ci sarà e sarà mantenuta: a oggi invece non ci sono più i 20 milioni di euro stanziati nel 2010 per realizzare le opere di contrasto all’erosione dal Frigido al Lavello, sono bloccati i lavori di ripascimento su Ronchi e Poveromo da 2,3 milioni di euro per beghe legali indipendenti dalla Regione e ancora non si sa cosa prevede il maxi progetto da circa 115 milioni di euro che la Toscana vorrebbe farsi finanziare dal Pnrr.

"Bisogna chiarire che con questo strumento di pianificazione non dobbiamo andare a risolvere le beghe del passato ma a disegnare il futuro – prosegue Gazzoli – in un disegno globale della costa". Per il futuro degli stabilimenti balneari, comunque, il presidente della Confesercenti apuana vede una misura su tutte, condivisa anche con i rappresentanti delle altre associazioni di categoria: "Dobbiamo eliminare l’attuale suddivisione in fasce parallele alla linea di costa". Oggi si parte dalla battigia, poi c’è la fascia degli ombrelloni, quella delle attrezzature, poi parcheggi e verde. "Linee già spostate per le varie emergenze e che sono sfalsate dalla Partaccia a Montignoso perché il mare avanza. Lasciamo più libertà – continua –, potrebbe essere la nostra forza rispetto alla ‘monotonia’ della Versilia. Più variopinta e più interessante come offerta turistica: abbandoniamo le fasce libere".

Ma la visione di Confesercenti non si ferma qua ed è dettagliata in un contributo che va dal generale al particolare consegnato nelle scorse settimane al sindaco Francesco Persiani e ai tecnici esterni che stanno elaborando il Piano dell’arenile: "Per rendere il lungomare più dignitoso, passeggiabile e utilizzabile, per destagionalizzare l’offerta".