
di Alessandra Poggi
I palazzi di Carrara protagonisti di un gioco da tavola che si chiama proprio ‘I palazzi di Carrara’. L’incredibile scoperta nel periodo natalizio l’abbiamo fatta nel negozio Silus’ Planet di Luca Vinchesi e Simone Bertucci del centro commerciale La Prada di Avenza.
Il gioco dedicato ai palazzi di Carrara lo hanno ideato i tedeschi Michael Kiesling e Wolfgang Kramer evidentemente dopo un viaggio tra le bellezze della nostra città, forse attirati dalla fama dalle cave di marmo e agli artisti che al marmo sono legati, uno tra tutti Michelangelo. ‘I palazzi di Carrara’ è uno tra i giochi più venduti d’Europa e si trova al 475° posto su circa 3200 giochi della classifica dei giochi della categoria strategici. Kramer e Kiesling sono due brillanti autori di giochi da tavolo con molti titoli di successo, come El Grande, I Principi di Firenze, Azul, Vikings, Torres, Tikal e Colosseum, giusto per fare qualche esempio. La particolarità di questo gioco tedesco è che è incredibilmente scritto in italiano, a parte cattedrale che è scritto cathedrale, e c’è persino la ruota di Carrara, la ‘ruota mercato’ fondamentale per poter avanzare nel gioco. Quello attualmente in commercio della Giochix è la seconda versione rivista della prima versione del 2012.
che nonostante l’età, mantiene una freschezza che gli ha permesso di rimanere ai piani alti della classifica di ‘BoardGameGeek’. Lo scopo del gioco ambientato nell’Ottocento, dove protagoniste sono le ricche famiglie di mercanti di marmo, è quello di far girare la ruota mercato del marmo delle cave apuane per poter costruire palazzi storici (su invito del Re) lungo la riviera tirrenica: Livorno, Pisa, Lucca, Viareggio, Massa e Lerici, che non si trova in Toscana ma è molto vicina a Carrara. I giocatori, fino ad un massimo di quattro, si devono calare o nei panni di una nobile famiglia italiana o di una facoltosa famiglia di industriali del marmo, e su incarico della corte reale devono costruire dei favolosi edifici in marmo. Per prima cosa devono raccogliere i preziosi blocchi di bianco ruotando la ruota principale. Una volta raccolto abbastanza materiale lapideo si può iniziare a costruire un palazzo tra i nove disponibili in una delle sei città della Toscana. Ma non tutte le città accettano tutti i tipi di marmo, e quindi si deve acquistare il materiale lapideo con una strategia ben definita. In occasioni speciali le famiglie inviteranno il re a vedere i loro progressi, e a seconda di dove e cosa avranno costruito riceveranno dei benefici in denaro o in fama, che saranno utili per portare avanti la loro attività ed essere riconosciuti come i migliori costruttori e commercianti di marmo del paese.
Nello specifico non vengono riportati i nomi dei palazzi carraresi, ma le sagome colorate e tridimensionali sono chiaramente ispirate ad edifici arcinoti. Si riconoscono palazzo Binelli e palazzo del Medico, che vengono ricordati sia nelo stile che nei colori. Un modo per promuovere il territorio apuano e le nostre cave, facendo conoscere attraverso il gioco le meraviglie di tutta la zona.