Ultimi ritocchi al ponte sul fiume Magra Le due sponde si preparano a riunirsi

Operai al lavoro per completare gli interventi necessari per la riapertura in sicurezza dopo l’inaugurazione fissata per sabato alle 10,30

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Tutti al lavoro, senza sosta, per gli ultimi ritocchi per far sì che sabato mattina tutto sia pronto, perfetto, quando la prima auto passerà di nuovo da una sponda all’altra del fiume Magra, da Albiano arriverà a Caprigliola. Si liscia l’asfalto, si cancellano le tracce dei lavori che in un anno hanno mandato in archivio le macerie del vecchio ponte crollato l’8 aprile di due anni fa quando la pandemia ha evitato la strage, si disegna la nuova segnaletica che riunirà di nuovo la Lunigiana. L‘inaugurazione, tanto attesa, si svolgerà sulla sponda di Albiano Magra con inizio alle 10.30, al termine verrà tagliato il nastro con l‘apertura del ponte al pubblico presente e il passaggio dei primi veicoli.

Due anni e più di disagi e proteste si avviano alla chiusura, con grande gioia degli abitanti della grande frazione aullese e di tutti coloro che ogni giorno transitavano sul viadotto. Gli operai sono ancora al lavoro: con l‘ultimazione della pavimentazione stradale stanno procedendo senza sosta, grazie all‘impegno delle imprese Sales, Italscavi, Fincantieri e Moretti e della direzione lavori di Anas, le ultime lavorazioni per il completamento dell‘importante collegamento. In particolare sono in corso d‘opera il fissaggio delle barriere di sicurezza e dei parapetti, il posizionamento dei giunti e la realizzazione della segnaletica orizzontale. In linea con quanto preventivato gli sviluppi di queste operazioni saranno ultimate nel corso della settimana.

Sta arrivano al traguardo, senza sbavature, dunque il piano commissariale presentato a dicembre del 2020. Riunite le due sponde i lavori non si fermeranno. Il nuovo ponte si innesterà sulla statale con un incrocio a T, ma il cantiere rimarrà aperto per realizzare la rotonda prevista dal progetto che comprende la modifica della viabilità sulla stratale della Cisa.

Occhi puntati sul cantiere, dopo il collaudo avvenuto pochi giorni fa, quando venti autocarri di 40 tonnellate ciascuno sono stati disposti sulle campate del ponte secondo diversi schemi di posizionamento, per consentire ai collaudatori di verificare e misurare la risposta degli elementi strutturali tramite laser scanner. Il commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato, per il secondo anniversario del crollo, aveva promesso che nel giro di un mese l’opera sarebbe stata pronta e così è. Il piano per la ricostruzione non prevede solo la realizzazione del viadotto, ma anche la rimozione delle macerie che terminerà a fine estate e il collegamento provvisorio sulla A12. Totale oltre trenta milioni di euro di investimenti.

La nuova struttura, realizzata con quattro campate, ha una lunghezza totale di 288 metri. Se il suo completamento metterà fine ai pesanti disagi generati dalla “frattura” nel territorio aullese, se a fine estate con la rimozione delle ultime macerie spariranno le tracce “fisiche” della tragedia scampata, il crollo del ponte continuerà però a trascinarsi nell’aula del Tribunale di Massa dove l’inchiesta e il successivo processo cercheranno di dare risposte certe alle domande rimaste in sospeso su cause e responsabilità di un disastro a lungo temuto, sulle tante segnalazioni di abitanti e amministratori liquidate con rassicurazioni smentite dai fatti.