Ugo Pisa, via libera alle demolizioni: "L’ex colonia non più d’interesse"

La Soprintendenza conferma la valutazione e ritiene "inopportune" le considerazioni di Legambiente

Ugo Pisa, via libera alle demolizioni: "L’ex colonia non più d’interesse"

Ugo Pisa, via libera alle demolizioni: "L’ex colonia non più d’interesse"

"Le parole della Soprintendenza sono inequivocabili, non possono essere interpretate, e chiariscono che non c’è alcun problema per la demolizione degli edifici e che non ci sono neppure immobili particolarmente pregiati da tutelare". Il sindaco Francesco Persiani rinvia al mittente l’attacco di Legambiente, una diffida alla demolizione inviata dall’associazione al Comune di Massa perché la Soprintendenza, in risposta, avrebbe evidenziato il valore testimoniale dell’ex Colonia Ugo Pisa. E’ vero, il valore testimoniale c’è, ma bisogna riportare alcuni passaggi della lettera della Soprintendenza per capire il contesto.

"Le considerazioni addotte da Legambiente risultano essere particolarmente inopportune", sottolinea la Soprintendenza sin dalle prime righe, difendendo il lavoro fatto dai propri uffici nella valutazione di non interesse della colonia. Dopo un excursus storico e architettonico, che ripercorre le varie fasi costruttive della Ugo Pisa, a partire dal 1914, la Soprintendenza mette in evidenza che "gli interventi di recupero della struttura eseguiti nell’immediato dopo guerra ne hanno modificato drasticamente l’aspetto complessivo rendendo pressoché irriconoscibile lo stile originario del complesso". Enormi modifiche e "al processo di perdita degli elementi stilistici connotativi dell’architettura originaria del complesso è seguito un lungo periodo di semi-abbandono della colonia che a oggi si presenta oltre che pesantemente trasformata in precario stato di conservazione. Gli interni sono privi di alcuna decorazione pittorica e non si rilevano, in generale, elementi decorativi di interesse".

Certo, evidenzia la Soprintendenza, le colonie hanno una rilevanza storica sul territorio e sono riconosciute nel Pit e a cascata nel Regolamento urbanistico ma "la sottoposizione allo speciale regime di tutela, pur in presenza del valore testimoniale rilevato, appare eccessivo e non equilibrato in quanto non supportato dalla componente fisica del bene che ha perso nel tempo la sua capacità di estrinsecare i valori stessi di cui era depositario".

Parole che per il sindaco Persiani sostengono le decisioni dell’amministrazione anche nella parte in cui si conferma che il valore testimoniale, intangibile, può essere salvaguardato e valorizzato in altri modi: "Mantenendo le destinazioni d’uso storiche e congrue alla storia – precisa il primo cittadino –. La colonia tornerà a essere un luogo di aggregazione. Lo ricordiamo, la pineta avrebbe dovuto essere abbattuta per una patologia infestante, come da normativa regionale. Capisco la lotta per la salvaguardia dei proprio principi ma sono già arrivate tutte le risposte del caso: i finanziamenti non sono andati persi, il Ministero ha risposto e ora anche la Soprintendenza. Peraltro Legambiente tralascia di considerare che ai sensi della legge regionale del 2022, nell’ambito del Pnrr, tutti i progetti che superano la Conferenza dei servizi approvati dagli enti diventano variante ai Regolamenti urbanistici".

Resta poi il fronte lato mare, dove la progettazione sull’edificio in area demaniale a oggi è sospesa: "E’ stata una scelta, politica, per dare ascolto a chi chiedeva di non demolirlo. Ora però bisogna cercare nuove risorse o trovare altre soluzioni: speriamo che chi oggi critica il progetto metta proposte alternative a disposizione della collettività, In merito ad alcune dichiarazioni, poi, che ledono l’immagine e il decoro dell’amministrazione comunale, all’occorrenza dovremo mettere in campo delle azioni di tutela".

Francesco Scolaro