Tutti in piazza delle Erbe a prendere “Un caffé con Alda Merini“

Successo dell’iniziativa che vuol rendere omaggio all’indimenticabile poetessa italiana

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Oltre 400 persone hanno voluto prendere ‘Un caffè con Alda Merini’. E’ stato un successo che è andato ogni più rosea previsione quello di Margherita Caravello che per una sera la scorsa settimana ha portato in piazza delle Erbe lo spettacolo tratto dal suo libro ‘Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile’ che racconta la vita della poetessa. "Andare in scena nella mia città era già un’emozione unica – racconta felice la stessa Margherita Caravello – farlo poi per parlare di Alda Merini in un luogo come piazza delle Erbe è stato ancora più speciale. Quale posto migliore d’altronde per raccontare una donna indomita come Alda Merini se non quello da cui è partita la rivolta delle donne del VII Luglio, sotto il grande murales di Francesca Rolla".

Lo spettacolo proposto, d’altronde, è stata cucito ad hoc proprio per la serata evento organizzata a tempo di record in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e con l’assessore Gea Dazzi. "Il libro – spiega Caravello – è nato durante il lockdown. Prima della pandemia ero impegnata assieme ad Antonio Nobili, mio maestro in Accademia, in una tournée che stava avendo molto successo con uno spettacolo che parlava proprio di Alda Merini. Una volta chiusi in casa ho iniziato a parlare di lei sui social, per mantenere vivo il rapporto col pubblico e il riscontro è stato subito ottimo. Da tutto questo mi è poi venuta la voglia di scrivere un libro da cui, a sua volta, è nato il nuovo spettacolo". ‘Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile’ è ora nei teatri di tutta Italia e vede in scena, oltre alla stessa Margherita Caravello, una grandissima delle scene nazionali come Giorgia Trasselli per la direzione di Antonio Nobili. "In passato mi sarebbe piaciuto tante volte venire con lo spettacolo a Carrara, ma non c’è mai stata occasione – racconta l’autrice -. Io sono nata e cresciuta qui, ho studiato al liceo linguistico e poi sono partita per Roma dove ancora vivo. Il rapporto con la mia città è però sempre rimasto molto forte e per questo quando c’è stata l’occasione non me la sono lasciata scappare. Abbiamo organizzato tutto in pochi giorni e il risultato è stato magnifico. Tutti, dall’associazione Qulture al bar della piazza si sono prodigati a darci una mano e vedere tutta quella gente mi ha davvero scaldato il cuore, tanto che ho dovuto riproporre lo spettacolo due volte di fila. Da parte mia poi ho provato a rendere il testo un po’ più pop, cucendolo appositamente per questo appuntamento e il risultato è stato davvero bello".