REDAZIONE MASSA CARRARA

Tutta l’arte dagli anni ’60 Tra astrattismo e design

Carrara, doppia mostra allo spazio contemporaneo Votre di piazza Alberica .

Tutta l’arte dagli anni ’60 Tra astrattismo e design

Riparte la stagione artistica allo spazio Votre di piazza Alberica con due mostre che celebrano l’arte contemporanea dagli anni 60 ad oggi. Mentre nelle sale di palazzo del Medico le architetture e le suppellettili barocche dialogano con la rassegna storica "Untitled" in cui si misura l’arte povera, l’astrattismo, lo spazialismo e il minimalismo di Piero Gilardi, Piero Dorazio, Giulio Turcato e Turi Simeti, alcuni dei più importanti artisti italiani del Novecento, nello spazio contemporaneo va in scena invece la personale di Mimosa, "La pelliccia di visione", un cortocircuito tra quadri, installazioni e design. All’inaugurazione avvenuta alcuni giorni fa, il curatore Nicola Ricci si è detto soddisfatto del lavoro svolto finora: "Siamo ripartiti con una programmazione importante portando artisti di fama nazionale ed internazionale che a Carrara non si sono mai visti". Novità nell’apparato gestionale e amministrativo di Votre è la nomina a nuovo presidente di Enrico Marselli, subentrato proprio a Ricci che continuerà a seguire la parte artistica e curatoriale.

"Crediamo molto nella nostra città - ha spiegato Ricci - e quest’anno ci sarà una programmazione ricca di eventi importanti. Tra le associazioni private del territorio il nostro spazio è l’unico che cerca di dare continuità all’arte". Una persistenza culturale che si sposa perfettamente con le passioni artistiche dello stesso curatore e del neo presidente Marselli, i quali mostrano particolare attenzione sia all’arte moderna sia a quella contemporanea, offrendo dunque alla comunità e agli studenti della nostra accademia la possibilità di relazionarsi con alcuni dei più importanti artisti italiani del secolo scorso e con la freschezza della nuova scena contemporanea. In questo proposito si inserisce la personale del carrarese Mimosa, al secolo Mattia Di Rosa, artista che vanta una stretta collaborazione con Alessi dal 1992. Il suo approccio ossessivo e sperimentale è caratterizzato dall’attrazione per l’errore e per il caso, riferimenti prediletti nella potenziale invenzione creativa.

"La mia è una ricerca che parte dal disegno come strumento di espressione e si sviluppa dallo scarabocchio alla figura - ha spiegato Mimosa - Nella sua pittura si percepiscono molti riferimenti all’arte degli anni 80 e 90, con particolare attenzione al disegno come componente primaria. Dall’astrazione simbolica dei tratti fanciulleschi alla poetica violenta della street art, dall’art rock delle copertine dei Sonic Youth fino all’arte indipendente legata alle fanzine, la ricerca dell’artista carrarese si consuma in uno stile medievale che predilige un linguaggio non politico verso la conoscenza dei simboli". Due mostre dunque da non perdere allo spazio Votre che resteranno in scena fino al 13 maggio cercando di suscitare molte emozioni alla nostra città.