Troppi sprechi, ora basta Allarme della Coldiretti

Secondo un’inchiesta dell’associazione in casa si getta via l’11% dei prodotti. Ad Aulla presentate antiche ricette per spiegare come il cibo non vada buttato

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Più di un apuano su tre (35%) taglierà gli sprechi nei prossimi mesi adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola, con una svolta green spinta dall’inflazione e dai rincari di gas e bollette. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Coop sui comportamenti nei prossimi 6-12 mesi diffusa in occasione della Giornata dell’alimentazione che si è celebrata ieri con tante iniziative antispreco che si sono tenute al mercato di piazza della Vittoria ad Aulla, in Lunigiana. Il carovita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina spinge i cittadini – sottolinea la Coldiretti Toscana – ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante. Proprio per aiutare le famiglie ad adottare comportamenti responsabili i cuochi contadini nei mercati di Campagna Amica hanno elaborato una serie di consigli, attingendo alle numerose ricette antispreco della tradizione contadina mostrando in diretta come organizzare e preparare un pasto completo a “spreco zero” ad alto tasso di risparmio per facilitare la vita quotidiana delle famiglie. Molti dei piatti più tradizionali – spiega Coldiretti Massa Carrara – hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo o di utilizzare ingredienti “poveri” come nel caso dei testaroli lunigianesi come hanno dimostrato in occasione della loro dimostrazione di Valentina Vannini cuoca contadina dell’agriturismo La Selva di Aulla e di Paola Rita dell’agriturismo Profumo di Natura di Fivizzano. "Si possono preparare delle ottime polpette – sottolinea Coldiretti – recuperando della carne rimasta semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio; se avanza del pane, si può optare per la classica panzanella mettendo semplici ingredienti presenti in ogni casa, per arrivare alla tradizionale ribollita che utilizza elementi poveri come fagiolo, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Anche la frutta può rivivere se caramellata oppure diventare marmellata o macedonia".

Ma la tradizione rurale insegna anche a usare come ingredienti anche quelle parti della preparazione dei cibi che solitamente si gettano. Un altro metodo per risparmiare è quello di fare attenzione all’uso delle stoviglie, ai tempi e alle modalità di cottura. "Meglio, per esempio, usare pentole che consentono il risparmio di energia – spiega ancora Coldiretti – come quella a pressione o per cotture plurime (bollitura e vapore) e utilizzare il coperchio quando è possibile".

Nonostante la maggiore attenzione il tema dello spreco alimentare resta rilevante. Nelle case italiane si gettano mediamente circa 67 kg di cibo all’anno per abitante. A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private – rileva Coldiretti Massa Carrara – dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. "Un fenomeno che determina anche – precisa Coldiretti Massa Carrara – effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra".