
di Maria Nudi
Si chiamano Fabrizio Guscioni, Giovanni Piscopo, Alice Collecchia, Martina Giorgi, Paolo Sordi e sono alcuni dei volti della grande famiglia della Pubblica Assistenza che oggi nasce a Tresana anche grazie al sindaco Matteo Mastrini, che ha creduto in questo sogno e in questa bella pagina di volontariato. Una pagina dedicata all’altruismo e alla buona sanità dal momento che la Pubblica Assistenza di Tresana avrà il nome di un personaggio illustre della Lunigiana: il compianto “ Mario Tomà“, originario di Bola di Tresana. Nel 2004, il 28 febbraio, per volontà del consiglio comunale di Aulla e garzie all’impegno di Paolo Sordi, diventa per acclamazione cittadino onorario di Aulla. Oggi alle 10.30 nel Palazzo Comunale di di Tresana sarà firmato l’atto fondativo dell’associazione che avrà sede a Barbarasco nei locali del centro anziani. L’idea è nata nello scenario dell’emergenza sanitaria Covid 19 ed è stata subito presa a cuore dal presidente dell’Anpas regionale Dimitri Bettini. Un sogno che oggi diventa realtà e anche un segno di speranza.
"Sono onorato di essere socio fondatore e volontario della Pubblica Assistenza di Tresana e non me lo merito", dice con modestia Paolo Sordi, grande ammiratore del dottor Mario Toma, esempio di medico di eccellenza e nello immaginario collettivo medico “vecchio stampo. "Ho accettato volentieri e con il cuore di far parte della grande famiglia della Pubblica Assistenza. Credo che dare un piccolo aiuto ai concittadini che hanno bisogno sia un gesto di spirito di prossimità e sono felice di poterlo fare", ci racconta Martina Giorgi, uno dei volti della associazione che oggi prende corpo in modo concreto. Il tono di voce è emozionato perché Martina crede nello spirito di altruismo. " Se questo progetto è andato in porto è grazie all’impegno che ha messo in questi mesi il sindaco Mastrini che ha creduto nella nascita di questa associazione, ha fatto la spola con Firenze e si è occupato di tutto", dice Fabrizio Guscioni, una vita dedicata al volontariato vissuto con il cuore, con l’impegno, ma soprattutto con modestia senza sentirsi un eroe. Lui è di Fivizzano ma si trasferirà a Tresana in futuro dove vive il babbo Renato. "Sono felice che questo progetto sia andato in porto. La costituzione della Pubblica Assistenza è una bella cosa. Da parte mia metterò impegno perché si possa essere utili ai cittadini e al territorio", Fabrizio Guscioni parla con il cuore e dalle sue parole si sente quella molla che fa dedicare tempo a chi si trova in situazioni di difficoltà. "Ho incontrato il mondo del volotariato quando ero avevo quattordici anni e da allora non lo ho più lasciato", Giovanni Piscopo, 37 anni, è forse tra i più giovani che hanno aderito alla costituzione della Pubblica Assistenza di Tresana.
"Per me dedicare parte del mio tempo al volontariato significa una cosa sola: dare una mano al prossimo, a persone che in quei momenti hanno bisogno e sono in difficoltaà, Sono felice di far parte della Pubblica Assistenza di Tresana e spero di essere utile ai cittadini e al territorio", dice Giovanni Piscopo. E stamani nel Palazzo Comunale il sogno di cittadini che vogliono mettersi a disposizione della comunità diventà vita quotidiana, realtà concreta nel nome e nella memoria di un cittadino illustre della Lunigiana che ha fatto della professione medica una missione vissuta con professionalità, passione e altruismo. Saranno i valori della grande famiglia che oggi nasce grazie.