Treni in ritardo, esami a rischio: "La frequenza diventa un’incognita se si accumulano ore di assenza"

Suonano l’allarme tre presidi degli istituti nella videocall con i tecnici della Regione per le modifiche. Baracchini: "Manifestata la disponibilità a recepire le esigenze degli studenti per l’ingresso a scuola".

Treni in ritardo, esami a rischio: "La frequenza diventa un’incognita se si accumulano ore di assenza"

Treni in ritardo, esami a rischio: "La frequenza diventa un’incognita se si accumulano ore di assenza"

Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario invernale gli studenti arrivano in ritardo a scuola. E c’è il rischio che a fine anno non arrivino a rispettare i tre quarti dell’orario annuale. Il che comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame. La prospettiva preoccupa presidi e insegnanti. Dallo scorso 10 dicembre nell’ambito di una rimodulazione dell’offerta commerciale di Trenitalia, sono stati varati diversi cambiamenti agli orari delle corse creando disagi a pendolari e studenti. Ieri per fare il punto si è svolta una videocall delle dirigenti scolastiche Lucia Baracchini dell’Istituto Pacinotti Belmesseri di Bagnone, Sonia Casaburo del liceo scientifico da Vinci di Villafranca e Simona Del Fraro, vicaria del liceo vescovile di Pontremoli con il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri. Per la Regione era connessa Angela Dondoli, ingegnere che si occupa della programmazione del trasporto pubblico locale. E’ emersa la buona notizia del ripristino del treno 19205 della linea Lucca-Aulla al precedente orario di partenza da Aulla, funzionale alle esigenze degli studenti. Con la riapertura delle scuole, il treno dovrebbe partire di nuovo da Aulla alle 12.53 anziché 12.45. La modifica non è ancora visibile nei sistemi informativi e di vendita di Trenitalia, ma lo sarà prossimamente. "Abbiamo sottolineato le incognite legate al raggiungimento delle quote di frequenza obbligatorie per la validità dell’anno scolastico - spiega la dirigente Baracchini - perché aumentano sempre di più le defezioni a causa degli orari dei treni che creano difficoltà nel raggiungere le sedi scolastiche. Avevamo chiesto alcune modifiche relative soprattutto alle corse del primo mattino per l’ingresso a scuola. La funzionaria della Regione ha manifestato la disponibilità a recepire questa esigenza. Anche se la situazione è problematica perché non tutte le corse sono gestite da Rfi. Gli studenti devono arrivare a Pontremoli almeno poco prima delle 8, come in passato, perché così riescono a entrare in aula rapidamente essendo la stazione vicino all’edificio scolastico, altrimenti perdono la prima ora. Ci sono genitori – aggiunge la preside – che sono molto preoccupati. Speriamo che tutti insieme si riesca ad arrivare a far quadrare la situazione, ci sono anche da far quadrare semmai le esigenze di bus e treni". I problemi finora sono stati affrontati in modo diversificato. Nei mesi scorsi grazie all’impegno dei sindaci e al Comitato dei pendolari con la mediazione della Regione, Rfi, Trenitalia e Ttper sono state ottenute diverse modifiche rispetto a una situazione di partenza che era più penalizzate ma erano stati chiesti ancora ritocchi importanti agli orari che l’assessore regionale Stefano Baccelli si era impegnato a rivedere dopo le festività natalizie.

"La ripresa delle lezioni rende urgente definire le modifiche all’orario dei treni chieste da cittadini e istituzioni – dice il sindaco Ferri – È necessario che gli studenti possano fruire di corse dei treni ricollocate in orari che consentano di raggiungere e lasciare in tempo gli istituti scolastici in Lunigiana. Diversamente si metterebbe a rischio il flusso degli studenti delle valli parmensi che scelgono le nostre scuole, con una ricaduta importante per il loro mantenimento".

Natalino Benacci