
Un paracadute contro gli eventi alluvionali per evitare esondazioni al piano. È il progetto dell’articolo 21 del marmo promosso a pieni voti dall’amministrazione comunale e presentato da una cordata di industriali con capofila la Sam, che prevede di realizzare su Colonnata un canale di raccolta delle acque piovane da un chilometro, un invaso di raccolta e trappole per la marmettola. In poche parole un sistema idraulico capace di mitigare una portata duecentennale delle acque, ma anche di agevolare la viabilità di Colonnata. Il progetto idraulico da otto milioni di euro che guarda alla futura sicurezza del paese di Colonnata e dell’intera valle è stato realizzato dallo studio Sipec degli ingegneri Alessandro Sassi, Riccardo Marangoni, Simone Ricci, del geometra Igor Ismari sotto il coordinamento dell’ignegner Raimondo Cossu.
Un progetto a tutela della cittadinanza che andrà a risolvere uno dei grossi problemi di Colonnata, e cioè quello della mancanza di un canale in grado di far defluire l’acqua durante le forti piogge. Ad oggi mancando un canale quando piove la via di sfogo diventa la stessa strada, che in poco tempo diventa un fiume rendendo difficile l’accesso al paese non solo per i residenti ma anche per i mezzi di soccorso. I dettagli nelle parole dell’ingegner Alessandro Sassi: "Il progetto ha preso dodici anni, che sono il massimo dei voti – spiega riferendosi ai 12 anni di concessione in più legate all’articolo 21 – al fosso dei Maggi non c’è più un canale che convogli le acque piovane, e così la strada si allaga con l’acqua che arriva oltre i settanta centimetri. Il progetto garantirà l’accesso al paese senza rischi ed è supportato anche da una simulazione idraulica e studi archeologici, geologici e geofisici. È ultra particolareggiato e prevede di realizzare un canale di un chilometro a fianco della strada tutto rivestito in pietra per non creare impatti ambientali, un invaso naturale, delle trappole per catturare la marmettola, vasche di sedimentazione che si possono pulire, e un sistema in grado di sfasare l’arrivo di un’eventuale portata extra a valle. Si tratta di un progetto propedeutico che non va ad intralciare il percorso della marmifera e che prevede di realizzare una rotatoria per agevolare le manovre dei camion. È un intervento di ingegneria naturalistica che intende salvaguardare anche l’aspetto agronomico. Lungo il canale ci saranno delle vasche di sedimentazione capaci di catturare la marmettola, che garantiscono un minor inquinamento visto che non confluiscono direttamente nelle acque, ma si sedimenteranno in queste vasche da pulire regolarmente".
Alessandra Poggi