
Tragica battuta al cinghiale. Cacciatore colpito da una fucilata
Tragedia durante una regolare battuta di caccia al cinghiale nei boschi di Gambassi Terme. Un uomo di 65 anni, Romano Filippetti, residente a Empoli, ma originario di Casola in Lunigiana, è morto nel primo pomeriggio di ieri. Il fatto è accaduto intorno alle 14.30, in località San Lorenzo, al confine tra le province di Firenze e Pisa nei pressi di un agriturismo. Da una prima ricostruzione dei carabinieri l’uomo sarebbe stato raggiunto da un colpo sparato da un compagno della squadra di caccia. In un primo momento sembrava che il proiettile fosse rimbalzato su una pietra ferendo poi mortalmente la vittima, ma la dinamica è in fase di ricostruzione.
Filippetti è morto sul colpo: la pallottola lo ha raggiunto all’altezza del basso ventre non lasciandogli scampo. I primi a chiamare i soccorsi sono stati gli stessi compagni di caccia. La centrale operativa del 118 ha attivato anche l’elisoccorso Pegaso oltre a due automediche, due ambulanze, i vigili del fuoco, per raggiungere la zona piuttosto impervia, e i carabinieri. Inutili sono state tutte le manovre di rianimazione.
Dolore e angoscia nel gruppo di cacciatori che con le lacrime agli occhi hanno subito interrotto la battuta cercando di farsi forza l’uno con l’altro. Il cacciatore individuato come la persona che avrebbe sparato il colpo che ha ucciso Romano Filippetti è adesso indagato per omicidio colposo e il fucile, in dotazione regolarmente detenuto, è stato sequestrato. Il magistrato ha disposta l’autopsia sul corpo del 65enne e la salma è stata trasferita alla medicina legale di Firenze. Romano Filippetti era sposato da 41 anni con Cinzia. Avevano avuto un figlio, Alessandro, che ieri pomeriggio è stato tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia. Da un paio di anni era diventato anche nonno. La caccia, in particolare quella al cinghiale, era una passione che coltivava fin da giovane ed era una persona molto attenta e scrupolosa durante l’attività di caccia.