La consigliera comunale Maria Mattei dice addio al Pd e passa ai banchi dell’opposizione. Non al centrodestra, semplicemente all’opposizione. Dimissioni a livello locale e regionale. Alla base del divorzio c’è il metodo con sui secondo Mattei l’amministrazione agisce, nel suo caso specifico privando la commissione cultura di quel ruolo di controllo e garanzia proprio dell’organismo. Mattei prima di abbandonare il Pd si era dimessa dalla presidenza della commissione cultura per un mancato passaggio formale nella sua commissione circa la collocazione della scultura Venere Apuana dello scultore Franchi davanti all’Accademia. L’addio al Pd Mattei l’ha dato ieri nel corso di una conferenza stampa dove si è tolta qualche sassolino dalle scarpe. "Sono già state formalizzate le mie dimissioni dalla presidenza della commissione cultura e stamani (ieri per chi legge, ndr) formalizzerò l’uscita dal gruppo del Pd – ha detto Mattei –. Ho fatto i miei passaggi con le persone del Pd alle quali mi lega e mi legherà un rapporto di amicizia. Una decisione comunicata al mio ex capogruppo consiliare Gianmaria Nardi e al segretario comunale Gian Luca Brizzi". Mattei parla di un’opposizione di sinistra, che lei definisce "dei valori".
"Dai banchi dell’opposizione eserciterò quel ruolo che avrei voluto esercitare in tutta chiarezza nel Pd come compete a un consigliere comunale, con funzione di indirizzo politico e controllo". Sul caso della Venere Mattei spiega "le mie dimissioni non sono legate alla scultura, che mi piace molto, Franco Mauro Franchi di cui dico il nome perché nella delibera viene citato con una sigla F.M.F, e francamente le iniziali in un atto formale dell’amministrazione sminuisce lo stesso artista. Nuovamente è mancato il coinvolgimento della commissione, non puoi posizionare un’opera in maniera solitaria quando la commissione aveva espressamente detto che sarebbe stato opportuno coinvolgere l’Accademia".
E poi la questione biblioteche: "non si può apprendere la riduzione dell’apertura della biblioteca di Carrara senza passare dalla commissione, e non va bene perché le biblioteche sono un presidio importante sul territorio, sono quel luogo dove vanno i giovani ma anche i tanti anziani che cercano il caldo e per due o tre ore possono staccare il riscaldamento e risparmiare".
E poi l’Università del tempo libero, il museo del marmo, la questione di Michelangelo degli Uffizi diffusi a Massa senza aver fatto in modo di coinvolgere il Carmi, l’abbandono delle grandi opere alla Padula, la mancanza di eventi di grande portata, la Rsa di Fossone ferma, la scuola infermieri mai partita, e le dirigenze senza concorsi e senza valorizzare il personale.
Alessandra Poggi