Tariffe del marmo : "Cambiamo le aliquote in base al valore" . Proposta dei 5 stelle

Martinelli chiede di rivedere la tassazione legata al materiale estratto

Tariffe del marmo : "Cambiamo le aliquote in base al valore" . Proposta dei 5 stelle

Tariffe del marmo : "Cambiamo le aliquote in base al valore" . Proposta dei 5 stelle

Il consigliere comunale dei 5 Stelle ed ex assessore al marmo, Matteo Martinelli, interviene sul tariffario del lapideo per dire che "deve essere più aderente alla realtà delle cave". Si tratta di uno degli argomenti ‘caldi’ dopo la puntata di R%eport di Rai 3, che ha messo in luce come il mondo delle cave produca utili (per alcuni imprenditori) pari alla droga e le grandi maison della moda come Prada.

"Oltre un anno fa abbiamo elaborato un documento, approvato in consiglio, in cui si mettevano in luce le criticità della legge regionale 35 – scrive Martinelli – così come rilevate anche dal segretario della Cgil, Nicola Del Vecchio. La legge impone una aliquota secca sia per il contributo ambientale sia per il canone di concessione, senza tenere conto della grande differenza di prezzo tra i materiali pregiati, Calacatta e Statuario in testa, e i materiali ordinari di minor valore. Considerando che i costi di produzione di ciascuna cavanon si riflettono con le proporzioni sui prezzi di vendita, è necessario intervenire con misure adeguate". Secondo Martinelli "i correttivi non rispondono solo a questioni di gettito, ma soprattutto a ragioni di equità, chiedendo di più alle imprese con le qualità di marmo che presentano enormi margini di profitto, segnalati anche da Report".

Il consigliere di opposizione giudica "inammissibile che la legge regionale imponga un tetto massimo all’aliquota (attualmente 5 %) che il Comune può chiedere ai concessionari degli agri marmiferi comunali. Muovendosi in quest’ottica, sarebbe utile differenziare le aliquote in senso progressivo in funzione dei valori medi di mercato dei marmi ritraibili da ciascuna cava. Il regolamento sulla tracciabilità proposto dalla Arrighi deve recuperare la facoltà di incidere sulle tariffe – conclude Martinelli –, facendo riferimento e potenziando gli strumenti di verifica a consuntivo dei materiali effettivamente estratti. Ancora una volta ci stiamo confrontando con spirito critico e propositivo nei confronti degli atti che l’amministrazione propone cercando di stimolare modifiche e miglioramenti sia con osservazioni puntuali, sia con ragionamenti di più ampio respiro".