REDAZIONE MASSA CARRARA

Stornelli, balli e regine. É il Canto del Maggio

Torna a vivere, dopo la pandemia, l’antica tradizione nei vicoli del paese di Antona grazie alla Compagnia dei Maggianti

Canti, stornelli e balli della tradizione dalla vetta della montagna fino al paese, poi vicolo dopo vicolo, casa per casa, per festeggiare l’amore e la primavera. Una boccata di allegria e tradizione quella che sabato e domenica si è tornati a respirare nel borgo di Antona e su, su, lungo i tornanti fino al piazzale di Pian della Fioba da cui dopo due anni di stop è ripartito il Maggio Antonese.

Una tradizione antichissima, riportata in vita nel 2011 dalla Compagnia dei Maggianti di Antona ma che ha subito un lungo stop a causa dell’emergenza sanitaria per rinascere a primavera, com’è giusto che sia, grazie all’impegno della Compagnia e dei ragazzi del paese.

Fra gli organizzatori uno dei più attivi è di certo Stefano Nani, residente del borgo, che racconta il successo di questa edizione: "Il paese ha risposto con voglia e allegrIa, eravamo davvero tanti. Sono arrivate persone anche da Massa e da altri paesi per conoscere la nostra tradizione. Nonostante il poco preavviso ha risposto bene anche il Comune che ci ha dato il patrocinio e ha partecipato alla festa di domenica con il vice sindaco Andrea Cella e l’assessore Paolo Balloni. Il gruppo dei maggianti era più ampio del solito, una quindicina in tutto".

Passano gli anni ma si resta fedeli alla tradizione: cappellacci in testa, un organetto ad accompagnare canti e stornelli dedicati all’amore o alla primavera tutti inventati sul momento. "Una volta il canto del maggio si dedicava solo alle ragazze – prosegue Nani –, una sorta di serenata. Oggi si va di casa in casa per dedicarlo a tutte le famiglie per portare allegria e spensieratezza. Accompagnati da una fisarmonica o un organetto, stornelli in rima, inventati da uno della compagnia, il cantante Andrea Aliboni. Ringrazio anche Diego Morabito, il fisarmonicista che ha suonato l’organetto. Lui è di origine calabrese ma da tanti anni vive a Massa e da cinque si è trasferito nel paese di Antona".

E dopo gli stornelli la festa è proseguita la sera in piazza con un grande banchetto e l’incoronazione della reginetta del maggio. Il banchetto, come spiega Nani, è organizzato grazie alle cose che vengono offerte dai paesani quando passano i maggianti: prodotti tipici, soprattutto, torte di farina di castagne e torte di riso, vino e spumante, torte salate di verdura. Un po’ di tutto.

Rebecca De Franceschi è stata poi proclamata prima reginetta del Maggio post pandemia. Il resto è cronaca di una festa rovinata solo in parte da un acquazzone estivo ma che è durata fino a notte nella piazza del paese dove si è ritrovato oltre un centinaio di persone per riscoprire il piacere di stare insieme: una festa vissuta con grande partecipazione anche sui social dove foto e video hanno raccontato in tempo reale la bellezza del Maggio Antonese.

FraSco