ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Stop a brindisi, garofani e musica Niente festa alla Casa Socialista

Per il secondo anno consecutivo oggi a Forno non ci sarà un appuntamento molto sentito fin dal 1912

di Angela Maria Fruzzetti

La pandemia frena per la seconda volta le tradizionali iniziative della Casa socialista di Forno legate al 1 maggio. Niente garofani e niente bandiere, niente musica e niente brindisi del Primomaggio, tutto sospeso in attesa che tutto possa ripartire. Siamo in isolamento sociale, dobbiamo rispettare le regole anti Covid; siamo in un periodo di chiusura e viviamo tutto l’opposto di quello che rappresenta la Casa socialista di Forno, nata proprio sul principio dell’aggregazione sociale, luogo aperto di incontro e di discussione, luogo di formazione sociale per oltre un secolo.

Dal 1 maggio 1912, ovvero dal giorno dell’ inaugurazione della casa, quella del 1° Maggio è sempre stata una tradizione molto sentita, vissuta ogni anno tra le mura della centenaria struttura, mura che trasudano la storia di una comunità fondata sul lavoro. La Casa socialista, il Primo maggio, ha sempre richiamato persone anche da fuori provincia, proprio per la sua storia e ciò che rappresenta. Non c’era Primo maggio senza un brindisi dentro la casa. Antica roccaforte della tradizione socialista, con la sua scritta in vernice rossa, i simboli con tanto di libro aperto, falce, martello e sole nascente, sta lì a testimoniare un’epoca ormai radicalmente trasformata.

La Casa è la lettura di oltre cento anni di storia della comunità fornese, da quando nel 1902 si coalizza nel paese una lega di cavatori e lizzatori collegata alla Camera del Lavoro di Carrara, di profonda matrice socialista. Il bisogno della comunità fornese di costruirsi una Casa, un luogo pubblico dove ritrovarsi, nasce a fronte dell’organizzazione capitalista stabilita a Forno dalla Filanda, cotonificio ligure costruito nei pressi della sorgente del Frigido a fine Ottocento. Il primo maggio 1912 si inaugurò la casa con "vermout d’onore" e savoiardi (affogando i Savoia) a tutti presenti. Il primo maggio 1990 si inaugurò la "Sala della Lega", in omaggio alla Lega di resistenza dei cavatori e lizzatori di Forno, artefice principale della costruzione della Casa Socialista stessa. E il primo maggio 2012, su iniziativa e a cura dell’associazione culturale Eventi sul Frigido, è stato festeggiato il centenario con vermout e savoiardi, bandiere, garofani rossi e tante attività istituzionali e culturali. La Casa resta per tutti il vecchio "glubbo", passato di generazione in generazione e sospeso per la prima volta dopo 109 anni di attività e di storia.