
di Cristina Guala
Ombrelloni e sdraio di stabilimenti balneari privati che “sconfinano” nelle spiagge libere, sporcizia, mancata manutenzione e sicurezza non garantita, sono i problemi su cui punta l’indice chi le frequenta. Dalle proteste del comitato “In 500 sulla battigia“ per il quale le spiagge libere, per le loro condizioni, sono da considerare di serie B, alle segnalazioni sui social. Non ci sta l’amministrazione comunale a prendere le critiche. Gli sforzi per rendere accessibili le spiagge libere li avrebbe fatti: affidandone 8, delle 12 esistenti, proprio alle cure dei privati e altre due ad associazioni. Questa la soluzione, secondo il Comune, per risolvere il problema della pulizia. "I cittadini e i turisti vedono ombrelloni di bagni privati posizionati sulle spiagge libere – spiega il vicesindaco Andrea Cella – perché abbiamo siglato una convenzione con alcuni balneatori. In cambio dei servizi di pulizia e salvamento possono occupare un 10 per cento con le loro attrezzature".
La proposta è vantaggiosa per tutti e due i contraenti: quando il numero delle prenotazioni è in incremento e il gestore privato non può garantire un’adeguata distanza tra uno stallo e l’altro, anche per le norme antiCovid, può posizionare i propri ombrelloni in una porzione, regolamentata dalla planimetria, dello spazio della spiaggia libera. In cambio i gestori delle spiagge private forniscono sorveglianza e si occupano della pulizia di quelle pubbliche, dove l’amministrazione, contando su se stessa, non riesce a farlo.
Il Comune infatti, lo ha spiegato il vicesindaco, non ha le risorse per garantire la manutenzione e il salvamento di tutte le spiagge pubbliche e per questo ha realizzato con gli stabilimenti balneari uno ’scambio di cortesie’.
Attenzione la convenzione non comprende tutte le spiagge libere, per alcune ancora resta la carenza di salvataggio. Lo indica la segnaletica all’ingresso che informa se il tratto balneare è fornito di bagnino oppure ne è privo, si tratta perlopiù di piccolissime spiagge dove le scogliere e i sassi sono predominanti: "La popolazione è avvertita dai segnali di avviso– ha precisato Cella– se si posiziona in quelle spiagge dove non c’è bagnino. la gente del posto lo sa, sono sempre le stesse spiaggette, nelle quali l’arenile vivibile è veramente poco".
Un discorso a parte riguarda la spiaggia libera attigua alla Croce Rossa che invece è stata ampliata. In quel caso la convenzione è stata firmata con l’associazione stessa, che appunto è confinante, e che se ne prenderà cura anche sotto l’aspetto della sorveglianza. E c’è la spiaggia dello Sport che è stata data in gestione all’associazione Apua surf crew perché se ne occupi tutto l’anno.
Legato al decoro delle spiagge c’è poi l’aspetto della pulizia del litorale pedonale, per il quale l’amministrazione comunale sta studiando una convenzione con Asmiu, comprendendo anche le piazze sulla costa, una tra quelle la piazza Bad Kissingen.