REDAZIONE MASSA CARRARA

Spiagge di rifiuti, litorale in condizioni pietose: chi paga la pulizia?

Prima di Pasqua gli interventi sull'arenile per renderlo fruibile a turisti e bagnanti

Ecco come si presenta ora la spiaggia

Massa, 10 marzo 2016 - Le spiagge massesi sono invase dai rifiuti delle mareggiate: in gran parte lavarone, arbusti e tronchi ma non mancano plastica, vetro e quant’altro viene trascinato dai fiumi in mare durante le piene e poi riversato sul nostro arenile. Si tratta comunque di rifiuto indifferenziato che va opportunamente raccolto e conferito in discarica seguendo tutte le normative del caso.

Il problema è emerso con grande chiarezza ieri mattina, durante un sopralluogo della commissione ambiente del Comune di Massa, concentrato in particolare agli stabilimenti a ponente dei cantieri per i lavori antierosione. Ci sono tonnellate di legna e lavarone - misti a rifiuti - che aspettano di essere rimosse. Il problema vero è: a chi spetta pulire e chi paga cosa? Purtroppo, come spesso capita in Italia, in parte pagheranno tutti i cittadini massesi per quanto riguarda il conferimento a Cermec.

Al di là di una possibile ordinanza che conceda ai privati la possibilità di rimuovere parte del legname spiaggiato (a scopo non lucrativo, quindi da bruciare in camini o stufe) non può in alcun modo essere il Comune a pagare con i soldi pubblici che appartengono a tutta la comunità la pulizia delle spiagge in senso stretto. Non può anche perché è stato lo stesso palazzo civico, tramite ordinanza dirigenziale del maggio 2014, a dotarsi di un disciplinare che regola i rapporti con i concessionari. L’articolo 7 è chiaro: «I concessionari degli stabilimenti balneari sono obbligati a garantire le pulizie degli arenili in concessione per l’intero arco dell’anno».

E qui si mette il punto sulla questione: se i balneari vogliono aprire per Pasqua, quindi a fine marzo, e presentare una spiaggia pulita agli eventuali turisti devono pagare di tasca propria. Il disciplinare permette ai balneari di far accedere all’arenile anche mezzi gommati: basta solo una specifica autorizzazione dell’ufficio del mare di palazzo civico su semplice richiesta degli interessati.

Quindi la raccolta dei rifiuti è tutta a carico dei balneari. Il Comune entrerà in gioco nella seconda fase: Asmiu metterà a disposizione i cassoni dove saranno accumulati tutti i rifiuti lasciati dalle mareggiate sulla spiaggia. A pulizia completata la stessa azienda provvederà a conferire i rifiuti a Cermec. E qui arriva il nodo: a pagare il conferimento dei rifiuti a Cermec, circa 160 euro a tonnellata, sono le casse del Comune attraverso la Tari, la tassa sui rifiuti. Un’imposta che pagano tutti i cittadini, non soltanto i balneari, e stiamo parlando di tonnellate e tonnellate che finiranno in discarica pesando sulle tasche di tutti.

Forse non proprio la scelta migliore: il rifiuto indifferenziato va a gravare sulla quota pro capite prodotta dai cittadini, sulla tariffa di conferimento a Cermec, sulla Tari. Tonnellate di indifferenziato a fronte di una Tari che, fra quota fissa e variabile per gli stabiilmenti balneari a Massa è fissata in 3,15 euro a metro quadrato, un sesto di un bar, tanto per fare un paragone.