Sos dalla biblioteca: mancano spazi e personale

I numeri della ’Giampaoli’ sono in grande espansione ma la struttura è inadeguata. Relazione della direttrice Dal Porto alla commissione cultura

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La biblioteca Giampaoli di Massa sta viaggiando a gonfie vele: migliaia e migliaia di prestiti, tantissime attività che richiamano sempre più utenti, dai più piccini fino agli studenti universitari, un fondo antico di rilevanza nazionale che interessa anche ai ricercatori. Ma ora ha bisogno, tanto bisogno, di personale e di spazi a disposizione. Lo ha chiarito bene la direttrice della biblioteca civica Giampaoli di Massa, Susanna Dal Porto, invitata ieri a fare una relazione durante la commissione cultura del Comune presieduta da Sara Tognini.

Partiamo dalle necessità di quello che è uno dei principali poli culturali della città. Sollecitata anche dalla domanda del consigliere Stefano Alberti, la direttrice ha fatto un quadro ben preciso dei bisogni: "Spazio e personale sono problemi che vanno di pari passo. La biblioteca ha tantissime potenzialità di crescita e stiamo crescendo in maniera esponenziale quindi abbiamo bisogno di entrambe le cose. Spazi che servono non solo per gli studenti universitari ma per le varie iniziative che facciamo. La sala più grande a disposizione oggi è quella della Lina Gotica ma il settore lavori pubblici per motivi di sicurezza ha imposto il limite di 40 persone. Anche nella sezione ragazzi, durante le visite guidate, non possiamo accogliere più di 20 e 25 ragazzi quando ci sono richieste di due scuole insieme. Durante il pomeriggio abbiamo le letture con i bambini piccoli mentre ci sono i ragazzi dai 12° 13 anni che vengono a studiare in gruppo e gli uni danno un po’ noia agli altri. Quindi il problema degli spazi è enorme. Cerchiamo di fare le cose in maniera flessibile. Sarebbe un peccato ora che le cose vanno bene con i servizi in crescita avere una battuta d’arresto per la mancanza di personale e spazio".

Il progetto di ampliamento c’è, riguarda Palazzo Bourdillon con un investimento da quasi 8 milioni di euro finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ma ci vorranno anni per completarlo mentre la biblioteca va ora alla grande. I numeri li ha snocciolati la direttrice: 20mila prestiti cartacei, mai visti nei 15 anni precedenti, altrettanti per download di e-book, quasi tutti giorni dal primo aprile, post pandemia, c’è la visita di una classe alla biblioteca. Poi le attività di ogni tipo, laboratori, che hanno permesso di riuscire a intercettare anche quella fascia grigia di adolescenti che prima era in fuga, dai 15 ai 22 anni. Fra gli esempi, l’iniziativa con il liceo Palma i cui studenti stanno affrontando il tema dell’Illuminismo e vanno in biblioteca per vedere e toccare con mano due delle edizioni de L’encyclopédie di Diderot e D’Alembert. Ed è cresciuto anche il numero di studiosi che fanno richiesta di accesso al fondo antico, un patrimonio importante presente nel sistema bibliotecario nazionale che è possibile ricercare online da tutto il Paese.

Francesco Scolaro