"Sognando la Francia" Medicati e controllati i ventinove migranti sbarcati sulla banchina

Si sono svolte secondo il protocollo predisposto dalla prefettura le operazioni di soccorso di adulti e di dieci minori in porto e alla Imm.

"Sognando la Francia"  Medicati e controllati  i ventinove migranti   sbarcati sulla banchina

"Sognando la Francia" Medicati e controllati i ventinove migranti sbarcati sulla banchina

di Daniele Rosi

Disidratazione, ustioni, otto casi di scabbia. Queste le ferite superficiali a cui si aggiungono quelle indelebili dell’animo. La giornata di sbarco dei 29 passeggeri della Life Support si è svolta secondo il protocollo di accoglienza rodato coordinato dal prefetto Guido Aprea. 29 persone arrivate in Italia per lo più con il sogno della Francia, paese in cui pensano di costruirsi un futuro. Le condizioni di salute "non estreme" sono state riferite dal soccorritore di Emergency Olivier Manzardo. "Lo stato di salute era abbastanza buono - ha spiegato - se non per alcune ustioni da carburante e sintomi di disidratazione. Il soccorso in mare è stato semplice e in breve tempo siamo riusciti a portare tutti a bordo". Racconti dell’altro mondo sono stati riferiti dal personale della Life Support, persone in arrivo dal Sudan, Eritrea, Etiopia e Gambia. "Un ragazzo di 25 anni – dichiara il medico Giovanni Dolci, alla sua prima esperienza a bordo – ci ha raccontato di aver provato diverse volte a fare il viaggio senza fortuna, perché per 4 volte è stato fermato dalla guardia costiera. Il giorno del mio arrivo in Libia – ha detto – sono stato imprigionato dalle milizie locali. Mi hanno chiesto un riscatto di 800 dollari. I tentativi di partire per l’Europa hanno fruttato ai trafficanti 13mila dollari: è quello che ho speso per pagare il riscatto e poi la traversata in mare. Quando ho visto la vostra nave, ho pianto dal sollievo. Ora sogno di arrivare in Francia e di non vivere mai più nel terrore"."I naufraghi sono in un Paese sicuro, ma per ogni persona soccorsa non sappiamo quante ne annegano o quante continuano a soffrire perché riportate in Libia" ha commentato Albert Mayordomo, capomissione. Soddisfazione da parte delle autorità sulla banchina, messa a disposizione dalla Mdc che ha sospeso le attività per una mattinata. La sindaca Serena Arrighi ha sottolineato la bontà della macchina organizzativa, ringraziando tutto il personale impegnato. "Il modello di accoglienza ha funzionato di nuovo molto bene" ha commentato Aprea. Federica Montaresi, segretario dell’Autorità portuale ha ricordato che "l’’attività portuale non è stata interrotta".