Sogegross "Tutti in piazza contro la variante"

Centrosinistra e Polo progressista si schierano con i grossisti dopo l’esito del voto in consiglio comunale. "Brutta pagina per Massa"

Sogegross "Tutti in piazza contro la variante"
Sogegross "Tutti in piazza contro la variante"

La variante Sogegross è stata adottata dal consiglio comunale ma l’opposizione non ha intenzione di mollare la presa ed è pronta a scendere in piazza, a fianco dei grossisti, degli imprenditori, dei lavoratori e delle loro famiglie per fermarla. Lo ha detto con chiarezza il consigliere Ivo Zaccagna ieri pomeriggio: "Scendiamo in piazza uniti per fare sciopero, per far capire che queste decisioni non vanno prese nelle segrete stanze ma con partecipazione e trasparenza. Non basta un consiglio per mettere una spada di Damocle del genere sulle teste dei nostri commercianti". Una posizione netta che emerge dalla conferenza stampa convocata da Polo Progressista, Pd e Massa è un’altra cosa, uniti contro la variante Sogegross. "Una brutta pagina della storia della nostra città e del consiglio comunale – ha evidenziato Enzo Romolo Ricci -, per i modi con cui è stata portata in consiglio e per quanto accaduto. Una variante che a nostro parere va contro gli strumenti urbanistici, contro il parere dei soci del Consorzio zia, contraria agli interessi collettivi. Accusano noi di aver portato la claque in consiglio comunale, una scorrettezza verso quei cittadini che sono venuti perché temono di perdere il loro lavoro".

Tutti sono pronti a stigmatizzare minacce, se ci sono state verso il sindaco, ma sotto il profilo umano e politico evidenziano che la situazione si sarebbe potuta tenere forse sotto controllo se lui stesso fosse intervenuto e avesse permesso ai cittadini di parlare, come rimarca in particolare Daniela Bennati: "Il sindaco avrebbe dovuto farsi delle domande su queste persone, arrabbiate e preoccupate. Non c’erano solo gli imprenditori ma lavoratori che si alzano alle 4 di mattina. Avrebbe potuto tentare di tranquillizzarli parlando. Io stessa ho chiesto tre volte la sospensione del consiglio per farli parlare ma me l’hanno rifiutata mentre in altre occasioni è stata concessa". Bennati e Dina Dell’Ertole hanno rimarcato che per loro si tratta ancora di una "variante ad personam".

Dina Dell’Ertole ha inoltre ricordato che ci sono stati in passato anche altri consigli infuocati, con persone persino incatenate, ma i sindaci di allora si sono confrontati con i cittadini: "E’ la democrazia bellezza. Non si può derubricare a polemica od ostacolo". Stefano Alberti e Gabriele Carioli temono che ora arrivino altre varianti simili con nuovi supermercati: "Forse ritiene che il commercio risolva tutti i nostri problemi. Governare la città significa confrontarsi e non si fa con i 30 giorni di osservazioni". Infine sul tema interviene anche Stefano Benedetti che è pronto a portare tutti gli atti in procura.