NATALINO BENACCI
Cronaca

Slow Food cambia: ciao Bocconi, c’è Podenzana

La Condotta Lunigiana Apuana ha un nuovo comitato di 12 membri (e non più 5) e un fiduciario che prima si occupava dei Panigacci

di Natalino Benacci

Si chiama Matteo Podenzana il nuovo Fiduciario della Condotta Slow Food Lunigiana Apuana. La nomina è arrivata nel corso del congresso del sodalizio che si è svolto sabato scorso su piattaforma on line e ha confermato l’adesione alla linea sulle innovazioni lanciate al Congresso internazionale di Chengdu legate alla necessità di aprire l’associazione sempre di più ai giovani, accettando la sfida di lasciarli liberi di esprimersi, attraverso le comunità, per fare un passo verso la sfida del cambiamento. Nello stesso tempo è stata formata la prima Condotta Comunità sulla base anche dei documenti progettuali condivisi a livello regionale. E’ stato così eletto un comitato di Condotta di 12 membri (erano 5 in precedenza) formato da Matteo Podenzana, Mario Giannarelli, Maxime Anelli,Ivano Poli, Danilo Berton, Luciano Bertoneri, Andrea Angella, Marco Cavellini, Luciano Bertocchi, Romano Schiavi, Emanuele Sordi, Alessio Bocconi. La Condotta Lunigiana Apuana è stata tra le prime in Toscana a aderire al profondo rinnovamento dell’organizzazione di Slow Food lanciata da Carlin Petrini in Cina nel 2017. Sono state fondate ben 7 comunità che rappresentano la sperimentazione di nuove forme di aggregazione nel segno dei principi del motto " buono, pulito e giusto". " Non è la forma, ma il contenuto a dare struttura e forza - spiega il fiduciario uscente Alessio Bocconi, che ha fatto da traghettatore dal vecchio sistema al nuovo -. La svolta di Chengdu ha fatto cambiare pelle a Slow Food: c’era bisogno di dare spazio a quanti non si riconoscono nella forma associativa tradizionale e le comunità sono un ambito dove ognuno può trovare identità. Le nostre comunità formate sono sette, ma ne stanno nascendo anche altre; ognuna si fa carico di un obiettivo internazionale dell’associazione". Nel corso del congresso on line che ha sancito la nomina di Matteo Podenzana, in precedenza portavoce della Comunità Slow Food del Panigaccio di Podenzana, è stato presentato un programma che prevede alcuni progetti, uno sullo sviluppo delle comunità italiane di Slow Food a Pontremoli, una sede dove si svilupperanno tematiche pertinenti a questo obiettivo.

Alessio Bocconi ha anche presentato un breve bilancio del suo mandato ricordando l’iscrizione del Grano 23 nel Repertorio regionale e all’Anagrafe nazionale dell’agrobiodiversità. "Coltivato in Lunigiana già dai primi decenni del Novecento, sia in pianura che nelle zone montane - ha aggiunto Bocconi - il Grano 23 è stato selezionato sul posto dagli agricoltori della Lunigiana che lo utilizzavano per soddisfare i loro fabbisogni. La conoscenza e le tecniche si sono poi tramandate da una generazione all’altra. Dalle testimonianze raccolte in loco pare che il nome Grano 23 possa derivare da una trascrizione sbagliata di Avanzi 3, forse in riferimento al famoso agronomo e genetista, il professore Enrico Avanzi, il quale negli anni Trenta del secolo scorso condusse un’intensa sperimentazione sulle varietà di grano tenero adatte alla montagna, proprio in Lunigiana e nell’Alta Val di Vara".