
Scatta l’allarme per il trasferimento di alcuni servizi dal Monoblocco al Noa. Un trasloco che, se confermato, verrebbe meno agli accordi presi tra amministrazione, Asl, Regione e sindacati. A lanciarlo è la segreteria Fials di Massa Carrara, che denuncia il presunto mancato rispetto delle promesse fatte dalla sindaca Serena Arrighi sul mantenimento dei servizi in essere a Carrara. Secondo il sindacato dopo oncologia al Noa saranno trasferiti anche urologia, corposcopia e isteroscopia. E se da una parte Asl non conferma né smentisce l’ipotesi, il sindacato parla di "bugie con le gambe corte".
"La sindaca in consiglio comunale aveva promesso che tutte le attività presenti a Carrara sarebbe rimasto nel territorio cittadino – scrivono dalla Filas – ma non è così. Le attività di urologia, corposcopia e isteroscopia andranno al Noa, come l’oncologia con una trovata di sicurezza del paziente. Quanti pazienti dal Monoblocco sono stati inviati in urgenza da Carrara al Noa in questi anni? Ci risulterebbe nessuno, e comunque con la presenza dell’anestesista in loco il paziente e sempre in sicurezza, e a Carrara l’anestesista è presente tutti i giorni". Per il sindacato le parole della sindaca hanno un peso, e chiedono a gran voce di non "prendere in giro i cittadini".
Fials interviene poi sul Noa chiedendo come mai da ospedale d’urgenza stia diventando un centro polispecialistico. "Il tanto sventolato ospedale delle urgenze a ben vedere sembra che stia prendendo la somiglianza di un centro specialistico poliambulatoriale – aggiungono da Fials –, quello che quando è sorto doveva essere Carrara. E l’ospedale dell’urgenza delle alte criticità che fine farà? C’è il rischio che con i fatti di sanità acceduti in Provincia nel giro di cinque anni, l’ospedale saranno quello di Pisa e la sanità privata". Come detto da Asl non hanno né smentito né confermato l’eventuale trasloco dei tre servizi al Noa, ma rassicurano che in vista di un cambio di programma ci sarà una concertazione con la cabina di regia. "La direzione aziendale lavora con l’obiettivo di mantenere a Carrara tutte le attività attualmente presenti – scrivono da Asl –, così come già anticipato nei tavoli istituzionali aperti e che si riuniscono periodicamente. Ogni eventuale problematica, o cambiamento di programma, che dovesse presentarsi nel corso dei trasferimenti dei servizi, sarà comunque discussa e condivisa con i rappresentanti delle istituzioni, sempre e solo a garanzia dell’interesse del paziente".