REDAZIONE MASSA CARRARA

Sequestrato allevamento di cani Inquinamento, indaga la municipale

La struttura lungo il Frigido in via Capannelle al centro di un’inchiesta aperta dalla procura. Possibile un collegamento con la contaminazione della Fontana del Governo chiusa da tre anni.

Una striscia rossa blocca l’accesso e il cartello non lascia spazio a dubbi: immobile sottoposto a sequestro penale. Il provvedimento è stato disposto nei confronti dell’allevamento di cani del Frigido, che si trova lungo via Capannelle, nell’ambito di un’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Massa anche se i dettagli per ora restano del tutto riservati perché l’indagine è ancora in corso e starebbe attraversando anche una fase molto delicata. Il sequestro è stato effettuato dagli agenti della polizia municipale di Massa.

Oltre la rete arancione si vedono i prefabbricati, oggi vuoti, ma che fino alla chiusura ospitavano i cani dell’allevamento. Gli approfondimenti sono in corso e tutto pare che sia legato a una questione ambientale e di salute pubblica.

Siamo in una zona collinare, in pratica a ridosso del paese di Canevara. Poche abitazioni sparse e intorno boschi e verde, non a grande distanza dallo stabilimento di Evam. Ma soprattutto, e questo è il punto centrale su cui poi si impernierebbe l’indagine, in linea d’aria siamo in pratica sopra alla Levata del Governo che si trova invece diversi metri più a valle lungo via Bassa Tambura, a ridosso del percorso della stessa sorgente che alimenta la fontana pubblica.

Anche se al momento l’esito delle indagini resta riservato, non è da escludere che abbiano individuato un collegamento fra la sorgente e l’allevamento gli accertamenti eseguiti avanti dalla polizia municipale con il supporto degli enti competenti, in prima battuta l’azienda Usl Toscana nord ovest, su mandato d’inchiesta della Procura di Massa .

La fontana Levata del Governo, una delle più utilizzate dai massesi che da decenni rifornisce di acqua potabile gratis a tantissime famiglie, è chiusa ormai dal 2020, a parte brevissime riaperture, perché le analisi effettuate avevano rilevato la non conformità della stessa per la presenza di batteri coliformi e colonie batteriche. Una chiusura prolungata con analisi sempre fuori norma che ha fatto partire un’inchiesta da parte della Procura affidata alla polizia municipale e che potrebbe essere legata proprio al sequestro dell’allevamento dei cani disposto nelle scorse settimane.