
E’ sempre più remota la speranza di far recedere la Banca BPER dalla propria decisione di chiudere la filiale di Monti. "Sarebbe un disagio enorme, soprattutto per la popolazione anziana" è quanto risuona in paese, a Monti, seconda frazione più popolosa del Comune di Licciana Nardi e che dalla metà di dicembre potrebbe perdere un servizio pubblico essenziale. Ma se la preoccupazione va soprattutto agli anziani, il disservizio è per tutti i clienti dell’istituto bancario. Lo stesso ente comunale subirà il disagio poiché proprio a BPER è affidato il suo servizio di tesoreria.
A metà ottobre il sindaco Renzo Martelloni riferiva di aver appreso in quei giorni la notizia della cessazione della sede, lamentando che neppure la comunità fosse stata avvisata. Da allora è iniziata una concitata fase di interlocuzioni tra il Comune di Licciana Nardi e la direzione commerciale BPER. Se non rientra nel potere di un Sindaco determinare le decisioni di un istituto privato resta, infatti, il dovere di tutela verso i suoi cittadini: al vaglio ci sono diverse ipotesi. Si tratta di pattuire iniziative mirate a minimizzare l’impatto sulla attuale clientela. Si parla di mantenere attivo lo sportello Bancomat, di possibilità di un numero di prelievi annui gratuiti da qualunque sportello anche di altre banche, di trasferimento automatico dei rapporti alla vicina filiale di Aulla se richiesto, di mantenimento del codice iban che sarebbe molto importante per tutti coloro che, soprattutto se anziani, hanno le utenze domiciliate sul conto corrente. Ma il timore è che il Sindaco si sia mosso tardi. La questione è diventata infatti oggetto anche di un’interrogazione presentata dal gruppo di consigliare di minoranza composto da Francesco Micheli, Roberta Vallini, Andrea Galia e Martina Chiappini.
"Stiamo cercando di avere contatti diretti con il responsabile di area Luigi Zanti per capire di più sulle tempistiche e sulle possibilità. Come gruppo di opposizione ci muoveremo per impedire la chiusura, se necessario anche avviando una raccolta firme. E bisogna lavorare sulle alternative, a partire dalla richiesta di mantenere attivo uno sportello di Bancomat, visto che il locale è di proprietà della Banca e quindi non sussiste un problema di affitto".
Michela Carlotti