
Scrivere nel libro di vetta Sul monte Brugiana si può
Due componenti del comitato "Mortet A’marcord" Giuliano e Battista Casotti nei giorni scorsi si sono recati alle pendici della croce collocata nel monte Brugiana (973 metri sul livello del mare) dai volontari di Mirteto nel lontano 1957, per sostituire la cassetta porta libro di vetta. "Da qualche anno abbiamo iniziato a conoscere meglio le nostre Alpi Apuane da nord a sud, sempre al fianco di amici , esperti di montagna, e grandi alpinisti , perché solo così si riesce a conoscere quello che è il nostro patrimonio e la storia delle nostre montagne – raccontano padre e figlio - . E abbiamo maturato un’ idea da condividere, ovvero creare una piccola cassetta dove all’interno si potesse trovare un libro di vetta e posizionarla in alcune delle nostre montagne, luoghi storici e di passaggio per molti escursionisti. Parecchie volte ci è capitato di vedere scrivere su libri di vetta in diverse montagne del nord Italia e ci siamo chiesti: perché non farlo anche nelle nostre montagne?" Come ricordano i Casotti, il valore del libro di vetta ha una lunga storia: "Già nell’Ottocento i primi alpinisti lasciavano sulle vette i propri biglietti, il più antico libro di vetta risale al 1878 ed era situato sulle Dolomiti a Pala di San Martino: un documento prezioso, che parla di bellezza, fatica, maltempo, amicizia e pensieri. E’è la prova scritta di ogni impresa eroica in montagna". Gli escursionisti che arriveranno sul monte Brugiana ora potranno raccontare in questo libro di vetta le loro sensazioni di una esperienza vissuta in un luogo unico. E non sarà l’unica cassetta: "Presto ne troverete anche altre, siamo già al lavoro".
Angela Maria Fruzzetti