
È scomparso mercoledì, all’età di 91 anni, Pietro Mele. Nato a Casoria (Na) nel 1931, a 22 anni si arruolò nel corpo delle Guardie di Pubblica sicurezza prendendo servizio a Peschiera sul Garda, oggi scuola di formazione della polizia di Stato ma all’epoca sede di distaccamento del reparto Celere di Padova, dove rimase per 3 annio svolgendo servizi di pattugliamento e di ordine pubblico nelle piazze ‘calde’ di città come Padova, Verona, Venezia e Milano. Al termine fu destinato alla Questura di Massa Carrara nei servizi di pattuglia appiedata, bicimontata e automontata. Nel 1959 chiese e ottenne il trasferimento presso il commissariato di Carrara, nella storica sede del Colombarotto, perché aveva conosciuto Iolanda con la quale convolò a nozze nel 1961. Fino al 1993, dopo 40 anni di servizio effettivo di cui 34 a Carrara, attraversò i momenti cruciali che segnarono l’Italia, dal ’68 agli ‘anni di piombo’ del terrorismo, vivendo in prima linea nel 1981 il passaggio dal disciolto Corpo delle guardie di pubblica sicurezza all’attuale polizia di Stato, vincendo il concorso da sottufficiale.
A Carrara svolse varie mansioni: prima di pattuglia automontata e servizi di ordine pubblico, poi in vari uffici, per terminare con la qualifica di sovrintendente capo all’Ufficio di polizia amministrativa dove si fece apprezzare per la sua competenza in materia di armi, passaporti e licenze. Per l’affidabilità dimostrata ai superiori nei servizi svolti, l’autorevolezza e la sua proverbiale gentilezza e cortesia si fece apprezzare con stima dalla città di Carrara che lo accolse in giovane età e gli diede una famiglia e che servì fino alla pensione. Pietro Mele lascia la moglie, i figli Giuseppe e Vittorio, tre nipoti e le nuore. Chi vorrà portargli un ultimo saluto potrà farlo oggi alle 10 nella chiesa della SS. Annunziata di via Bassagrande a Marina di Carrara.