
Notaio di professione, più spesso in maglietta e sneakers che in giacca e cravatta, artista e scrittore per passione, in “battaglia” per difendere i diritti costituzionali dei cittadini da quando pandemia e decreti (dice) hanno esasperato anche la loro confusione. E alle note bisogna aggiungere l’ultima: candidato sindaco del Comune di Carrara. E’ l’identikit del cinquantenne Alessandro Matteucci. Candidato di chi? Di nessuno, o almeno di nessun partito, movimento o associazione politica. "Per un progetto con al centro un’unica parola: salute" precisa. Una salute considerata nel suo significato etimologico di salvezza, oggi definito arcaico dal vocabolario. Una salute a 360 gradi, non solo biologica, quindi di difesa dalla malattia, ma anche economica e sociale, non solo per l’uomo ma anche e soprattutto per l’ambiente.
"Un progetto da costruire secondo il principio della democrazia diretta – spiega – : di ogni scelta, di ogni progetto, deve essere valutata la sostenibilità ambientale, effetti negativi e benefici, con un preciso calcolo matematico. E poi sottoposta al giudizio dei cittadini, attraverso un vero e proprio processo, con pubblico ministero e avvocato difensore, periti e la giuria che alla fine decide". Utopia? "No – assicura Alessandro Matteucci – in Svizzera lo stanno già facendo". Una candidatura “civica” dunque, senza bandiere. Ma condivisa? "Ho fatto tantissimi incontri – assicura Matteucci – e ho trovato molta condivisione, un gran numero di persone pronte a sostenere il progetto politico che voglio portare avanti. Se poi c’è qualcuno che meglio di me può farlo ed è disposto a candidarsi io mi faccio subito da parte. Ma l’idea deve restare".
Una “squadra” intorno alla figura del notaio-artista, nato e cresciuto anche professionalmente a Milano, ma da una ventina d’anni trasferito a Carrara inseguendo il sogno della scultura, già sembra proprio che ci sia. Imprenditori, professionisti, uomini di cultura, pare anche politici già impegnati attivamente. "Poi la nostra porta è aperta per la discussione intorno al programma – spiega – e faremo molti incontri oltre a una grande presentazione in piazza". A seguire Alessandro Matteutti sarebbero pronti anche molti che lo hanno conosciuto e seguito nella battaglia “basta paura” e con l’associazione “Tutela costituzionale”. Battaglie “no vax”? "No – assicura – ma neppure pro vaccini. Credo però che in questi 17 mesi i diritti dei cittadini non siano stati tutelati, soprattutto quello di avere un’informazione corretta. Non è sempre così chiaro che tutto quel che è stato fatto era per proteggerci. Io uno che fa domande, un malfidente, devo capire, avere prove. E la certezza che ci si prende la responsabilità di quello che mi si impone".
Emanuela Rosi