FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Sbarca “Snam Rete Gas” e porta lavoro Maxi progetto per un centro manutenzione

La multinazionale investe 4 milioni di euro in un nuovo capannone nell’ex Dalmine: 1.700 mq, per magazzino, uffici, parco mezzi e officina

di Francesco Scolaro

Si è sbloccato uno dei due progetti di insediamento nell’area ex Dalmine: a Massa sta per arrivare una multinazionale dei servizi con filiali in tutta Italia che ha scelto la provincia apuana come area strategica per il suo sviluppo. Si tratta di Snam Rete Gas e il nome dice già tutto: una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo e una delle maggiori aziende quotate italiane per capitalizzazione che tramite alcune consociate opera anche all’estero: Albania, Austria, Emirati Arabi Uniti, Francia, Grecia e Regno Unito. Ha avviato attività anche in Cina e India ed è pure uno dei principali azionisti di Trans Adriatic Pipeline (Tap). E ha scelto Massa Carrara.

La decisione, in realtà, risale a quasi quattro anni fa quando aveva individuato uno dei pochi lotti liberi rimasti dell’ex Dalmine come area per l’insediamento strategico funzionale alle sue attività di manutenzione e gestione delle reti gas. Un investimento che si aggira sui 4 milioni di euro, anche se le somme esatte non sono trapelate e non potrebbe essere diversamente, per realizzare un nuovo capannone sull’area libera dell’ex Dalmine lato Carrara rispetto all’ingresso principale su via Dorsale, su cui si affaccia parte del lotto industriale.

Obiettivo: realizzare un nuovo capannone di 1.700 metri quadrati, per magazzino, uffici, parco mezzi e officina. Un centro nell’alta Toscana per la manutenzione delle reti gas della zona. Un insediamento che ben si innesta nel tessuto produttivo, per industriale, manifatturiero e servizi. In previsione dovrebbe portare all’occupazione diretta di 50 persone ma sarà anche un volano di sviluppo per l’indotto locale sin dai primi mesi, già con la realizzazione del capannone, poi in prospettiva perché si parla di un colosso del settore.

Il progetto è stato presentato agli sportelli del Comune di Massa dalla società che si occupa delle pratiche per conto di Snam e ora si attende il permesso a costruire. La conferma arriva dal sindaco Francesco Persiani che ha seguito da vicino una vicenda che non è stata di facile soluzione. Come detto, infatti, l’azienda aveva scelto di insediarsi qua già da alcuni anni, almeno dal 2019. Poi erano saltati fuori intoppi di natura tecnica. In pratica sull’area vigevano dei vincoli idraulici del Regolamento urbanistico che rendevano impossibile realizzare qualsiasi opera, stando alle carte idrauliche vigenti e alle Nta del Ru. Vincoli di pericolosità legati al Ricortola ma solo sulla carta perché il torrente in realtà era già stato messo in sicurezza. Un terreno dunque ancora considerato area a pericolosità idraulica elevata.

La soluzione è arrivata con l’adeguamento alla nuova normativa regionale: una modifica alle Norme tecniche di attuazione del Ru recependo la legge 41 del 2018 della Regione che consente di costruire nelle aree sottoposte a vincolo a patto che vengano eseguite tutte le operazioni preliminari di messa in sicurezza e non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree. E’ servita una variante specifica giunta in porto l’anno scorso sbloccando l’insediamento della multinazionale. "Mi auguro che si completi in breve tempo – precisa Persiani –, sono importanti posti di lavoro che servono a sviluppare l’area industriale".

C’è solo un aspetto da completare: essendo un lotto convenzionato ex Dalmine prevede la sottoscrizione di una convenzione. "Cercheremo di portarla in tempi rapidi in consiglio comunale, come fatto per le Officine Marchetti e altre iniziative – conclude il primo cittadino –. E’ nostro interesse incentivare gli insediamenti in zona industriale e, a parte le fasce di bordo, abbiamo sempre cercato di mantenere le finalità previste dal Piano strutturale per lo sviluppo economico del territorio".