Sanac: Amorese contro Acciaierie d’Italia

Il deputato di FdI contesta l’ad Morselli che al Senato ha definito l’azienda "in stato di insolvenza" assicurando però a breve il pagamento del debito

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"L’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, ha rilasciato dichiarazioni non condivisibili sullo stato della Sanac. Non è vero che l’azienda versa in quelle condizioni, non è vero che non può competere sul mercato europeo. Dovrà assumersi la responsabilità di quel che ha detto". Non ci sta il deputato apuano di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, che riprende in mano il fascicolo Sanac alla luce degli ultimi sviluppi che da un lato permetteranno al gruppo di respirare per qualche mese ma che non promettono nulla di buono sul lungo periodo per la società in amministrazione straordinaria.

Il punto è questo. Durante l’audizione in commissione Industria del Senato sul disegno di legge Ilva, Morselli ha dichiarato che il debito di 20 milioni verso Sanac sarebbe stato sanato nel giro di poco tempo. Al tempo stesso, però, ha evidenziato come la stessa Sanac oggi sarebbe un’azienda "in stato di insolvenza" il che obbliga Acciaierie d’Italia ad essere prudente: se i mattoni sono fondamentali per il ciclo primario dello stabilimento di Taranto, Acciaierie ha bisogno di "certezze di produzione, di solidità" e il sistema di qualificazione dei fornitori tende a valutare anche lo stato di patrimonializzazione delle aziende con regole precise sulle "società fallite" per "limitare il rischio di perdere forniture che sono essenziali".

Parole che sono state al centro di un confronto che Amorese ha già avuto con i rappresentanti del Ministero perché "se la notizia positiva è il pagamento dl debito, questo è solo un palliativo – incalza il deputato –. E’ una delle prime cose che abbiamo chiesto ma quello che vogliamo è una svolta sul futuro della Sanac. Dal nuovo scenario su Acciaierie d’Italia rispetto al quale il Governo sta lavorando con buona velocità, mi aspetto una svolta su Sanac, un nuovo costante rapporto di commesse, lavoro e produttività come c’era fino a poco tempo fa. Questo vogliamo". Temi che, assicura Amorese, saranno al centro di un tavolo a Roma che dovrebbe essere convocato a breve, forse già la prossima settimana.

"Ho parlato con la sottosegretaria che ha la delega alle vertenze industriali, Fausta Bergamotto, ed è prevista a giorni la convocazione del primo vero tavolo di confronto a cui saranno chiamati di sicuro i commissari. Inoltre sempre nei prossimi giorni dovrà essere presentata una mia risoluzione sul tema a firma del deputato di Cagliari Salvatore Deidda in commissione lavoro in cui proviamo ancora a fare pressione sul Governo". Con un obiettivo ambizioso all’orizzonte: "L’auspicio – conclude Amorese – è l’acquisto da parte di Acciaierie d’Italia della Sanac per riunire la filiera italiana dell’acciaio". Un auspicio che è condiviso da tutti nel territorio apuano, dai sindacati alle forze politiche di gni colore.

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