San Marco nella bufera Guerra dei banchi Anche i negozi del viale dicono no alla fiera

I commercianti chiedono di spostare le bancarelle verso monte "Così penalizzano le nostre attività nel giorno più fruttuoso dell’anno".

San Marco nella bufera   Guerra dei banchi  Anche i negozi del viale  dicono no alla fiera

San Marco nella bufera Guerra dei banchi Anche i negozi del viale dicono no alla fiera

di Alessandra Poggi

Le 40 bancarelle della fiera di San Marco sul viale XX Settembre non mettono d’accordo nessuno. Se Avenza vecchia quei banchi non li vuole per mantenere l’identità del centro storico, bar, pasticcerie e gelaterie del viale non li vogliono perché portano via lavoro nella giornata più fruttuosa dell’anno. E così i commercianti del viale, nel tratto che va dalla centrale all’intersezione di via Campo d’Appio, propongono di spostare quei quaranta banchi nella parte sopra la centrale così da non penalizzarli.

A nome dei commercianti di viale XX Settembre parla Barbara Masini, titolare della ‘Gelateria’. "Da quando hanno messo i banchi in viale XX Settembre noi non abbiamo più lavorato – racconta la titolare della Gelateria – in questo tratto di viale ci tagliano le gambe. Il 25 aprile era un giorno in cui si lavorava tantissimo, ma bancarelle e il viale chiuso le nostre attività è come se non esistessero. La nostra proposta, che faremo anche durante la prossima tappa del tour della sindaca a Fossone, è quella di porre questi banchi nella parte sopra, dove c’è la banca. In quel tratto non ci sono attività e questa soluzione ci permetterebbe di non perdere l’incasso più importante dell’anno. Con i banchi sopra la rotonda della Centrale e liberando il passaggio alle auto sul viale sotto la rotonda i banchi non ci creerebbero problemi".

E se sul viale ci si lamenta, nel centro storico si teme di perdere una tradizione identitaria, come ha più volte messo in luce l’avvocato e avenzina doc Elisabetta Borri: "Il problema è che con questo impianto si va a snaturare una fiera storica – dice – è la nostra identità. Portata sul viale diventa un mercato, non è più una fiera. Per noi San marco non è il 25 Aprile, San Marco è l’occasione per ricordare le persone care che non ci sono più. Il timore è che allargandola ci portino via una tradizione. Per fortuna la Torre di Castruccio non ha le ruote, sennò chissà da quanto tempo l’avrebbero spostata. Questo per far capire che come la torre è un simbolo del centro storico lo è anche la fiera, e trasferirla lontana dal cuore di Avenza la snatura, non è più una fiera ma un bel mercato. La fiera si svolge nel centro storico da sempre".