"Rodika era a Massa per lavorare Era diventata come una sorella"

E’ tornata al suo paese Rodika Ciobatariu “Rosy“, 65 anni, la donna morta due giorni fa in via Marina Vecchia per un malore improvviso. E’ arrivata la figlia per sbrigare le pratiche necessarie e per trasportare il feretro della mamma a Iasi, in Romania, sua città natale, dove riposerà in pace. A salutare “Rosy“ c’era la famiglia Mannini di Altagnana, molto affezionata alla donna per l’assistenza che aveva prestato alla cara Giuseppina, che le aveva dato il nome Rosy. "Aveva trascorso ad Altagnana quasi un decennio facendo da badante a mia mamma - racconta Michela - Era molto stimata ed era diventata come una sorella. Si era ammalata e qua aveva ricevuto tutte le cure possibili. Dopo la morte di mia mamma, due anni fa, era tornata in Romania". Ha un volto e una storia quella donna che si è accasciata per strada giorni fa. "Con Rosy ci eravamo sentiti a Natale per gli auguri – aggiunge il nipote di Giuseppina, Francesco - pensando fosse nel suo Paese, invece era a Massa a sostituire un’amica". La famiglia Mannini vuole rilasciare una testimonianza a dimostrazione dell’affetto che Altagnana aveva verso Rosy. "Per Rosy, Massa era diventato il suo paese, la sua famiglia. Era una carissima persona molto conosciuta, umile, generosa e gentile, una vita dedicata agli altri dimostrando sempre un amore grande per il suo Lavoro. In casa era un tuttofare, faceva l’orto, la parrucchiera, dipingeva le stanze, era più che di famiglia. Aveva imparato un misto fra dialetto di Altagnana e quello di Massa, diventando per tutto il paesino una figura di riguardo". Una poesia che la famiglia Mannini la ha dedicato: "Cara Rosy, te ne sei andata così discreta come sei vissuta. Hai scelto Massa città a te molto cara, da dove partire per l’ultimo viaggio. Sei morta per strada, l’unico posto che era anche tuo. Da sola così, come chi viene da lontano. Ma non anonima perché qui avevi più che una famiglia. Tu per prima ci hai voluto bene e l’amore chiama amore. In punta di piedi sei entrata nelle nostre vite, per non uscirci mai più".

Angela Maria Fruzzetti