
Organizzato a Pontremoli dai sergenti Marcello Marziani e Walter Marafetti. Ferri ha consegnato al generale Biondi la medaglia della Madonna del popolo.
Per il 50° anniversario dalla fine del servizio militare, gli allievi del 40° corso Acs della Scuola Militare di Aosta e il loro capitano, oggi generale Vittorio Biondi, si sono ritrovati a Pontremoli. Gli organizzatori dell’evento sono stati i sergenti pontremolesi Marcello Marziani e Walter Marafetti, anch’essi nel 40° corso Acs. Tra Pontremoli e gli alpini c’è un rapporto di particolare amicizia: il gruppo Ana ha festeggiato quest’anno il 92° anniversario della fondazione, avvenuta nel 1932 su iniziativa di Raffaele Lecchini. Il sodalizio fa capo, come quello di Zeri, all’Ana di Parma e ha sempre offerto un importante contributo di lavoro e solidarietà nell’organizzare iniziative a favore degli anziani, della protezione ambientale e civile e mettendo a disposizione le capacità dei suoi iscritti come nel caso della cappella del viandante al Passo del Cirone. Grazie alle guide della Cooperativa Sigeric, nel corso della prima giornata di visita, il gruppo composto da una cinquantina di alpini e consorti provenienti da tutto il nord Italia, ha potuto visitare il centro storico di Pontremoli. Il sindaco Jacopo Ferri ha voluto incontrare i partecipanti nella piazzetta della Pace consegnando al Generale Biondi una medaglia della Madonna del popolo, coniata nel 2022, per il 400° anniversario della liberazione di Pontremoli dalla peste.
La giornata si è poi conclusa con un appuntamento conviviale alla baita degli Alpini di Pontremoli, dove il gruppo ha trovato il Generale di Corpo d’Armata Armando Novelli, originario di Pontremoli ed ex Comandante delle truppe alpine. Nel secondo giorno dell’evento alla sede degli Alpini di via Pineta si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera con l’omaggio ai caduti. Poi il gruppo ha raggiunto la chiesa della SS Annunziata, dove il parroco don Lorenzo Piagneri, prima della Santa Messa, ha illustrato le pregevoli opere di questo complesso monumentale quattrocentesco, quali il tempietto del Sansovino, l’abside sopraelevata, la sacrestia di legno di noce intagliato del Battaglia e i suggestivi chiostri rinascimentali. Al termine della funzione religiosa il gruppo ha concluso il breve soggiorno pontremolese in un noto ristorante della zona.
N.B.