REDAZIONE MASSA CARRARA

Risonanza... infinita Chiuso il contenzioso con l’Asl per l’appalto Crescono costi e attesa

Il macchinario avrebbe dovuto essere installato e attivo al Monoblocco di Carrara già lo scorso ottobre ma arriverà ad agosto. Accordo con le ditte appaltatrici: all’azienda altri 350mila euro in più.

Risonanza... infinita Chiuso il contenzioso con l’Asl per l’appalto Crescono costi e attesa

La risonanza magnetica sta per arrivare al Monoblocco di Carrara e questa è certo una bella notizia dopo una lunghissima attesa con la fine dei lavori al piano rialzato del Centro polispecialistico Achille Sicari di Monterosso. Liste di attesa ridotte e la possibilità di avere a disposizione due macchinari al Noa e a Carrara. Data di apertura che la direttrice per la Zona Apuane, Monica Guglielmi, aveva previsto attorno all’inizio dell’estate. Una soluzione che però non sarà indolore per le casse dell’Usl Toscana Nord Ovest che ha dovuto sottoscrivere un accordo bonario con le ditte appaltatrici dei lavori che prevede un esborso ulteriore rispetto a quanto preventivato che si traduce in oltre 350mila euro, su una cifra di gara di circa 835mila euro.

Il contratto d’appalto era stato sottoscritto fra le parti il 30 settembre del 2019, con affidamento del cantiere e già nel 2021 c’era stato un atto aggiuntivo che modificava in parte gli accordi precedenti. Nel corso dell’esecuzione, però, l’appaltatore, ossia il Raggruppamento temporaneo di imprese formato da Gennaro Costruzioni Bozzo Impianti, aveva formulato ben 21 riserve, trascritte in occasione della firma del primo stato avanzamenti lavori al 30 gennaio di quest’anno sul registro di contabilità e fissata in poco più di 1,7 milioni di euro.

In seguito alla sospensione e ripresa dei lavori e alla proroga di 81 giorni prevista dall’atto aggiuntivo del 2021, il termine per l’esecuzione dei lavori era stato fissato a ottobre del 2022. Termine poi non rispettato perché poi l’anno scorso c’è stato l’aumento dei prezzi dei materiali, del carburante e dell’energia che ha determinato una complessiva revisione dei prezzi applicati all’appalto. Quindi azienda sanitaria e le ditte appaltatrici hanno iniziato un processo di mediazione per definire le contestazioni insorte nel corso dell’esecuzione del Contratto, tramite la procedura di accordo bonario.

Le due imprese quindi rinunciano alle riserve formulate, con i ritardi indipendenti da cause riconducibili alle ditte stesse ma all’effettivo stato dell’immobile all’apertura del cantiere e al fatto che i lavori si sono dovuti interrompere a più riprese anche per non interferire con le attività sanitarie in corso. L’azienda sanitaria riconosce in parte alcune riserve dell’appaltatore per 55mila euro e una revisione dei prezzi per un complessivo di 300mila euro consentendo all’impresa di spostare il termine ultimo per la consegna dei lavori al 31 agosto. Inoltre l’azienda sanitaria rinuncerà a contestare eventuali penali per il ritardo nelle operazioni. Entro 20 giorni dalla firma dell’accordo, infine, l’Usl dovrà individuare o confermare il tipo di macchine da utilizzare per la parte impiantistica e il dimensionamento tecnico e le relative opere edili e di finitura.

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