’RinverdiAmo Marina’ con Mogol

Il paroliere parteciperà in prima persona alla raccolta fondi per le pinete

Rinverdi-Amo Marina: è questo lo slogan scelto da Riccardo Canesi per l’iniziativa che è stata subito appoggiata da tante storiche associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra e il Grig e che si propone di ripristinare gli alberi abbattuti dalla bufera del 18 agosto. In queste settimane le adesioni alla campagna hanno continuato a crescere e così anche le donazioni sull’iban IT66 B061 7524 5100 0008 2223 680. Garante della raccolta è uno dei volti più noti della musica leggera italiana: Giulio Rapetti, in arte Mogol che fin da subito ha raccolto l’appello e ha deciso di partecipare in prima persona per recuperare le pinete di Marina che per lui hanno un significato speciale. Proprio sul nostro litorale, d’altronde, il paroliere si trovava a passare in sella al proprio cavallo nell’estate del 1970 assieme a Lucio Battisti quando all’Azteca di Città del Messico si giocava la partita del secolo tra Italia e Germania. Nel segno della coppia Mogol-Battisti è anche un’altra iniziativa promossa da Rinverdi-Amo Marina: un concerto benefico in programma il 29 settembre alla sala Garibaldi a cui parteciperanno non solo il gruppo Ho perso l’Hammond, che riproporrà tutti i più grandi successi del celebre duo, ma dovrebbero essere della serata anche Mario Lavezzi dei Camaleonti e Gabriele Lorenzi dei Formula tre. "Ribadiamo ancora il nostro appello per rinverdire Marina – dice Canesi -. Abbiamo già avuto l’appoggio di personaggi famosi non solo come Mogol, ma anche come Gigi Buffon, Tilde Corsi, Giovanni Soldini e Francesco Gabbani, ma ora tutti possono dare un loro contributo. In queste settimane abbiamo avuto un incontro molto proficuo con la Fondazione Marmo che si è detta disponibile a darci una mano, ma ci piacerebbe che si interessassero a questa causa anche le tante aziende e grandi realtà che lavorano sul nostro territorio. Penso, per esempio, alla Baker & Huges, alla Fhp, a The Italian sea group, al gruppo Perioli o ancora alle grandi catene di distribuzione come Esselunga, Conad o Coop, dare una aiuto sarebbe un modo per tutte loro di ribadire il proprio legame col territorio".