
Riflettori su borghi e pievi: "Tour organizzati e ippovie. I progetti su cui investire"
L’Ambito Turistico della Lunigiana ha partecipato alla Fiera di Rimini. Tre giorni che hanno richiamato circa 60mila visitatori nella più grande piazza di contrattazione del prodotto turistico con buyer da 60 Paesi del mondo interessati alle novità del prodotto turistico italiano.
A rappresentare l’Ambito lunigianese Pierangelo Caponi di Sigeric, che ha raccontato la Lunigiana e le sue attrattive: castelli, pievi e borghi arroccati sull’appennino che svelano un territorio affascinante e misterioso, ben rappresentato anche da percorsi storici come la Francigena o la Via degli Abati e da un ambiente incontaminato da sfogliare in bici, a cavallo o più semplicemente da conoscere percorrendo a piedi antichi sentieri montani o canyon fluviali come gli Stretti di Giaredo. "Sta cambiando la tipologia dei turisti che arrivano a Pontremoli e in Lunigiana - spiega Caponi - ci sono sempre più turisti europei che stanno allungando il periodo di soggiorno avvicinandosi a 4-5 pernottamenti la settimana, che è la cosa più importante per far lavorare le strutture ricettive creando un buon turismo che non sia solo mordi e fuggi".
Come si può definire il bilancio turistico per la Lunigiana ? "Molto buono, i numeri sono eccellenti, c’è anche stata un crescita qualitativa e quantitativa e poi l’aspetto positivo è la differenza che marca un po’ gli ultimi anni rispetto alla situazione precedente: ora esiste una progettazione. Quindi ogni step di crescita è valutato all’interno di un piano comunale e territoriale. Tutto ciò è positivo perché il lavoro non è finalizzato al raggiungimento di numeri stagionali, ma andrà valutato nei giro di qualche anno". C’è stato un aumento di turisti stranieri? "I numeri li vedremo a fine stagione in arrivo dal Centro studi turistici di Firenze, la sensazione che noi abbiamo, vista l’esperienza nei tour organizzati, è che ci sia stato un aumento. Probabilmente rispetto al 2022 si è verificata una stabilizzazione del turismo nazionale, però gli stranieri sono in aumento soprattutto dal nord Europa".
Nella giornata di giovedì si è svolta una tavola rotonda organizzata da Toscana Promozione sui cammini storici. Era presente per il Comune di Pontremoli, capofila dell’Aggregazione nord delle Vie toscane della Francigena, anche la vicesindaca Clara Cavellini. Tra i vari interventi anche la problematica dell’ippovia nella tratta provinciale che riguarda il Comune di Massa nella zona industriale. Il percorso contemplato attraversa quest’area, ma in realtà è quasi impossibile il passaggio dei cavalli. Ed è in fase di studio un’alternativa. L’assessore regionale al Turismo Leonardo Marras e il consulente Gianluca Bambi per la Francigena organizzeranno un incontro per risolvere questo intoppo. "Nel 2025, anno del Giubileo, saranno valorizzate le ippovie - dice Cavellini - e speriamo di poter essere pronti. In Lunigiana il tracciato dell’ippovia parte dal Passo della Cisa e segue il percorso Montelungo-Succisa, mentre la Francigena pedonale transita dal passo del Righetto e s’indirizza verso Groppoli e Cavezzanna d’Antena. Il nostro Punto informazioni quest’anno dispone di dati più precisi e si avvale delle professionalità presenti in Sigeric con le quali stiamo agendo in rete per migliorare il servizio di informazione ai turisti. I dati sulle presenze verranno poi convogliati su un data base regionale. C’è tanto lavoro dietro, operatori che hanno messo impegno e professionalità oltre alla semplice accoglienza. Voglio ringraziare Sigeric, la Pro Loco e tutto il mondo del volontariato che ha sostenuto il Comune nell’organizzazione degli eventi per tutta la stagione". Sinergie che aiutano a crescere per sottolineare che il turismo declinato in tutte le sue sfaccettature, e in particolare quella culturale, dovrebbe contribuire alla creazione di nuova occupazione. Natalino Benacci