Videosorveglianza potenziata e nuovi regolamenti, Montignoso investe in sicurezza e ambiente. Il comune di Montignoso si conferma tra i più virtuosi sul fronte della raccolta differenziata, con percentuali tra le più alte a livello provinciale. "Un traguardo importante – sottolinea l’assessore all’ambiente Giulio Francesconi – che testimonia l’impegno quotidiano dell’amministrazione e della cittadinanza verso uno stile di vita più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Tuttavia, nonostante i risultati raggiunti, continuano a emergere episodi di abbandono illecito dei rifiuti in alcune aree del territorio. Si tratta di comportamenti isolati ma ancora troppo frequenti, che danneggiano il decoro urbano, compromettono la salute pubblica e rischiano di vanificare il lavoro portato avanti".
Per rispondere a questo fenomeno e rafforzare ulteriormente il sistema di sicurezza urbana, il Comune avvia un progetto di implementazione della videosorveglianza, che prevede l’installazione di nuovi dispositivi in grado di monitorare e controllare in maniera sempre più efficace il territorio. Sono ben 13 le nuove telecamere per la lettura targhe che verranno installate nei principali punti di accesso, andando di fatto a ’blindare’ Montignoso. Questi occhi elettronici intelligenti sono progettati per registrare in tempo reale i veicoli in transito, offrendo un supporto prezioso alle forze dell’ordine nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti. Le telecamere saranno posizionate strategicamente lungo vie fondamentale come via Gramsci, viale Marina, alla Fortezza, via Romana, in zona Opa e Piedimonte. Snodi nevralgici da cui si potrà quindi ottenere un monitoraggio completo dei flussi in entrata e uscita.
Il nuovo impianto tecnologico non si limita però solo alla lettura targhe. Sono previste 6 telecamere cosiddette di ’contesto’, che permettono di avere un quadro più ampio della situazione ambientale e urbana nelle zone monitorate, fornendo immagini ad alta definizione utili anche in caso di situazioni critiche o comportamenti sospetti. A queste si aggiungono 7 fototrappole mobili, che verranno dislocate nei punti del territorio maggiormente colpiti dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Questi dispositivi potranno essere spostati in base alle necessità.