
Corrado Panesi è il nuovo amministratore unico di Master srl. Di fatto sostituisce Giulio Andreani
Massa, 10 ottobre 2018 - Cambia tutto anche nella gestione di Master srl, la società in house del Comune che dal 2012 si occupa di tributi e riscossione, delle entrate patrimoniali e delle attività connesse o complementari per conto di palazzo civico, nata sulle ceneri di Massa Servizi. La giunta (in linea con quanto messo nero su bianco nel bando di selezione) ha detto addio al consiglio di amministrazione, formato da tre professionisti che fino a oggi hanno guidato la società, per dare tutto nelle mani di un amministratore unico formalmente individuato dal sindaco Francesco Persiani in Corrado Panesi. Il decreto di nomina è stato pubblicato ieri all’albo pretorio del Comune. Dopo Lorenzo Porzano ad Asmiu, il centrodestra inserisce un altro tassello nella gestione delle società partecipate o controllate, attuando quello che è poi di fatto lo spoils system che ha sempre caratterizzato quasi tutti i cambi al governo della pubblica amministrazione. Tabula rasa delle precedenti gestioni da sostituire con altri professionisti, possibilmente di fiducia.
Il bando di selezione era scaduto il 21 settembre e sono state 24 le candidature arrivate sulla scrivania del sindaco Persiani che alla fine ha scelto Corrado Panesi, commercialista, legato a Forza Italia (tanto da essere indicato alle precedenti elezioni da Stefano Benedetti come possibile assessore al bilancio della sua ipotetica giunta). Panesi aveva presentato candidatura anche per il ruolo di amministratore unico di Asmiu, dove è stato preferito Porzano. Come detto, Panesi andrà a ricoprire il ruolo di amministratore unico di Master dove viene cancellato il consiglio di amminsitrazione fino a oggi composto dal presidente Giulio Andreani, dal vice Giovanni Della Pina e da Cesare Valeri. Lo statuto di Master prevedeva già come sistema di gestione quello dell’amministratore unico (diretta discendenza di quanto previsto dalla riforma Madia) ma anche la possibilità di nominare un consiglio di amministrazione, strada scelta dalla precedente giunta.
CON l’amministratore unico il Comune potrebbe risparmiare alcune migliaia di euro. Il compenso del Cda, lordo, era di 20.800 euro l’anno per il presidente Andreani, 14.976 per il vice Della Pina e 11.103 per Valeri per un totale di quasi 50mila euro all’anno. Lo stipendio dell’amministratore unico, figura nuova per Master, non è stato ancora delineato. Stando al bando che istituiva la selezione pubblica, sarà «l’assemblea dei soci», alla prima riunione utile dopo la nomina, a stabilire il compenso insieme al limite massimo dei rimborsi. Forse con un passaggio in consiglio comunale per garantire più trasparenza. Con tutta probabilità, comunque, una cifra inferiore a quella prevista per un intero consiglio di amministrazione. Per l’efficacia della nomina resta una formalità: la presentazione di certificato penale, dei carichi pendenti e di non essere iscritto nel registro degli indagati. Poi l’investitura ufficiale.