
Riaperta la casa di Ursula Andress Arriva nel borgo di Equi Terme l’albergo diffuso della ‘Medicea’
Settant’anni fa ospitò una giovanissima Ursula Andress, attrice in un film che si girava alle cave. Oggi il “Casa Vinicia” è un bed & breackfast. L’ha recuperata la cooperativa di comunità Medicea che da Fivizzano ha così portato fino ad Equi il suo albergo diffuso riportando in vita la memoria del passato. "E’ proprio la scoperta dell’incredibile storia di Vinicia, della sua dedizione al lavoro nel settore dell’ospitalità turistica, che ci ha fatto decidere di allargarci da Fivizzano a Equi Terme – spiega l’architetto Raphael Nanti, presidente della cooperativa medica – Abbiamo deciso di investire e impegnarci nel ricevere ospiti. E’ qui che abbiamo riscattato dall’oblio l’ampia casa padronale della signora Vinicia, dopo tanti anni di chiusura; l’abbiamo riportata a nuova vita ricavandone 9 appartamenti indipendenti, con accessi diversi ,giardino e una vista mozzafiato sul ‘Solco’ di Equi e le Apuane che si possono toccare con un dito". "Su quella vetta anche quest’anno l’aquila reale ha nidificato – racconta un referente del gruppo – ed è fantastico dalla terrazza potere ammirare la mattina all’alba i volteggi della coppia quando esce a caccia".
Al taglio del nastro il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti ha ringraziato i responsabili della cooperativa. "Da noi il turismo sta crescendo molto e come Comune stiamo facendo investimenti importanti su Equi – ha sottolineato – l’attuale rigenerazione della Stazione, l’Area Camper e altro. A settembre partiremo con un investimento da 300mila euro per la riqualificazione delle Terme. Il Parco dell’Appennino ha stanziato 400mila euro per un progetto che prevede anche il rifacimento di tutta l’area del piazzale di fronte le Terme". Il presidente della cooperativa di comunità Nanti illustra nei dettagli il recupero di ‘Casa Vinicia’. "Ci siamo affidati alle capacità professionali di Monica Amà, psicoterapeuta che si occupa di psicoarchitettura per lo studio degli ambienti e il colore utilizzato per dipingerli – spiega l’architetto –, non abbiamo lasciato nulla al caso. Confidiamo molto in un buon risultato della location ‘Casa Vinicia’, i primi ospiti sono già arrivati. Durante il lungo lavoro di rigenerazione dell’immobile, ci ha aiutato molto il ricordo dell’indimenticabile signora Vinicia: ospitando in casa sua Ursula Andress è stata un’autentica pioniera dell’ospitalità turistica nella valle del Lucido".
Era il 1954 quando Equi Terme diventò set del film “La Catena dell’Odio”. Era ambientato nelle locali cave di marmo che all’epoca davano occupazione a molti. Un film drammatico diretto da Piero Costa con un cast internazionale: Henry Remy, Marc Lawrence, Renato Baldini, Narcisio Parigi, Fulvia Franco. E nel cast anche l’attrice svizzera Ursula Andress, allora appena diciottenne. "L’azione ha luogo sullo sfondo delle Alpi Apuane di cui sfrutta piuttosto bene il valore scenografico" scrivevano. Nel borgo termale fivizzanese arrivano in tanti: attori, decine di operatori, artigiani per le scene in esterno ed interno. I locali ricettivi della zona erano tutti stracolmi e fu allora che la signora Vinicia, che gestiva in paese un emporio di merceria, tabacchi e giornali, ebbe la lungimirante idea di ospitare a casa sua la giovanissima attrice straniera per ben tre mesi. L’intraprendente commerciante con quel suo gesto dette vita forse al primo “B&B” della Lunigiana.
Roberto Oligeri