‘Revisione’ in vista sulla costa. Il rilancio delle aree degradate passa dalla riduzione dei vincoli

Nel futuro Piano Strutturale l’amministrazione comunale cerca soluzioni per eliminare le criticità. Ex colonie meno limiti alla ristrutturazione e alla destinazione urbanistica per renderle appetibili.

‘Revisione’ in vista sulla costa. Il rilancio delle aree degradate passa dalla riduzione dei vincoli

‘Revisione’ in vista sulla costa. Il rilancio delle aree degradate passa dalla riduzione dei vincoli

Nel cuore di una futura revisione del Piano strutturale di Massa ci sono approfondimenti dedicati alle criticità e potenzialità della zona di costa. Si parte dalle ex Colonie dove "l’obiettivo della rivalutazione e valorizzazione dei volumi, prefigurato nel piano vigente, ha trovato un oggettivo ostacolo nella limitazione delle possibilità d’intervento edilizio al restauro ed alla ristrutturazione conservativa, con l’aggravio del divieto di modifica dei prospetti. Limitazione che occorre rimuovere se si vuole dare avvio ad una effettiva e realistica operazione di riuso. Il PS, pertanto, dovrà predisporre una disciplina che, nel rispetto dei valori architettonici e paesaggistici riconosciuti, consenta azioni di rigenerazione urbana più incisive ed aderenti alle necessità del territorio. Resta ferma la finalità di assicurare una diversificata e qualificata offerta di servizi turistico-ricettivi, affiancata da servizi culturali e sanitari, senza escludere diverse e innovative destinazioni d’uso e la parziale riconversione a residenze".

Residenze turistiche e alberghiere, per l’amministrazione le disposizioni vigenti che ne impediscono il cambio di destinazione d’uso "hanno, di fatto, impedito la loro riconversione condannandole all’abbandono ed al degrado. Il nuovo PS intende invertire questa tendenza, favorendo azioni tese al riuso per funzioni residenziali, commerciali o direzionali, purché compatibili con il contesto insediativo in cui inserite". Poi c’è la grande ‘macchia bianca’ di Ronchi e Poveromo, stralciata quasi totalmente dal Regolamento urbanistico: "Il nuovo PS conferma l’esigenza del piano vigente di ammettere limitati interventi di nuova edificazione" solo collegati a migliorare i servizi e la vivibilità del territorio.

E lì a fianco l’aeroporto di Cinquale. "Oltre al mantenimento dell’area di elisoccorso, occorre favorire azioni di sviluppo per incrementare la fruibilità dello scalo attraverso la realizzazione di strutture con elevati standard qualitativi per il ricovero e la manutenzione dei mezzi e per il servizio all’utenza, non esclusi quelli commerciali e turistico-ricettivi". Poi ci si sposta alla Partaccia e in particolare all’area dei campeggi: una zona con "notevoli carenze di servizi e fenomeni di degrado" per cui "occorre fissare più elevati parametri funzionali, qualitativi ed ambientali all’interno delle singole strutture nonché realizzare un complessivo disegno di riordino urbanistico, individuando, in via del Cacciatore e nella zona del mercato l’asse identificativo della riqualificazione".

Francesco Scolaro